Green pass, scoperto centro benessere a Faenza che non chiedeva la certificazione

I Nas di Bologna hanno segnalato il legale responsabile della struttura che aveva annessa anche l'attività di ristorazione

Green pass

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Faenza (Ravenna), 10 settembre 2021 - I Nas di Bologna hanno segnalato all'Autorità amministrativa il legale responsabile di un centro benessere, a Faenza, con annessa attività di ristorazione poiché nel corso dell'attività di controllo sono state accertate inadempienze circa la mancata verifica del Green pass agli utenti e sulle misurazioni dei parametri di igiene delle piscine della struttura, la mancata applicazione dell'autocontrollo alimentare e delle pulizie nelle tre aree di ristoro annesse alla struttura.

In tutta Italia, spiega il Comando Carabinieri per la Tutela della salute, sono stati fatti accertamenti in "628 strutture e attività, accertando irregolarità in 95 di esse, pari al 15% degli obiettivi ispezionati, delle quali 11 oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze". A livello nazionale sono state accertate 38 violazioni delle norme anti-Covid, come il mancato uso di mascherine, la mancata sanificazione, l'assenza di informazioni per l'utenza e la mancata valutazione del rischio epidemico.

Tra queste, 11 sanzioni sono state comminate per la mancata verifica sul possesso del Green pass e la "mancata inibizione all'accesso a servizi non erogabili". Altre 104 violazioni hanno riguardato "irregolarità per motivi di igiene, carenze strutturali e autorizzative e presenza di personale privo di qualifica professionale". Complessivamente sono state segnalate 98 persone all'Autorità giudiziaria e amministrativa, con il sequestro di oltre 660 chili di prodotti alimentari, contestando violazioni amministrative per 97.000 euro. Infine, sono scattate cinque sanzioni per "centri benessere che proponevano trattamenti 'termali' in assenza di acque di riconosciuta efficacia terapeutica".