Green pass obbligatorio da oggi 6 agosto: ecco dove è richiesto. "Non viola la privacy"

Da oggi parte la certificazione obbligatoria: "Multe anche ai locali che non verificano: si può arrivare a cinque giorni di chiusura"

Una ragazza mostra il suo green pass

Una ragazza mostra il suo green pass

Ravenna, 6 agosto 2021 - Oggi è il 6 agosto: il giorno del green pass. Da oggi molti servizi e attività saranno riservati solo a chi è in possesso del certificato, ovvero di coloro che si sono vaccinati, sono guariti dal Covid negli ultimi sei mesi o hanno effettuato un tampone risultato negativo nelle 48 ore precedenti.

E con le nuove regole arriveranno anche i controlli e le relative multe per chi non le rispetterà: la sanzione è sempre la stessa, 400 euro. I controlli potranno essere effettuati dalle forze preposte tra le persone in fila per accedere a un luogo, ma anche tra coloro che stanno già usufruendo di un servizio. In quest’ultimo caso, la multa non sarà solo per l’utente sprovvisto di green pass, ma anche per l’attività che gli ha concesso di accedere senza richiedergli di esibirlo.

Green pass: dove e a cosa serve - Green pass ristoranti: cosa cambia dal 6 agosto - Green pass, come averlo con e senza codice

"Al momento la cosa va metabolizzata dalla popolazione, non c’è l’intenzione di arrivare a multare coi piedi di piombo – dice Andrea Giacomini, comandante della polizia locale di Ravenna –. Nel caso di persone senza green pass trovate a fruire di servizi a cui non potrebbero accedere, sorge anche la questione del perché nessuno le abbia fermate all’ingresso. La multa va quindi anche all’attività e, a questa, si aggiunge la chiusura per cinque giorni".

Recentemente, un gruppo di imprenditori di Ravenna ha annunciato di essersi fatto preparare da uno studio legale un’autocertificazione da far firmare al cliente, nel caso in cui questo sostenga di avere il green pass ma di non volerlo esibire. "Le autocertificazioni sono strumenti delle pubbliche amministrazioni – commenta Giacomini – perché solo loro hanno gli strumenti per poterne controllare la veridicità. Un privato non può farlo: anche in questo caso permarrebbe la multa pure per l’attività".  

Dalla regola, insomma, non si scappa. "Gli organizzatori degli eventi e i gestori sono tenuti a effettuare un controllo, che consiste nel pretendere l’esibizione del pass – prosegue Giacomini –. L’utente che invoca lesioni della propria sfera di riservatezza o qualsiasi altra perplessità, e che per questo non esibisca il certificato, non potrà accedere a quel luogo. È la stessa cosa che accade quando andiamo allo stadio o ai concerti: i ticket sono nominativi e vanno esibiti assieme a un documento che confermi che chi porta il biglietto è effettivamente la persona che lo ha acquistato. In quel caso, c’è da tempo una forma di controllo degli accessi e spesso avviene anche un filtraggio con esame degli effetti personali: viene chiesto di svuotare le tasche o aprire gli zaini per guardarci dentro. È un’attività invasiva, ma la persona può scegliere: se vuole accedere all’evento ne accetta le regole, oppure può non andarci. Lo stesso succederà in questo caso: infatti nessuna delle attività con accesso subordinato all’esibizione del green pass appartiene alla sfera dei servizi essenziali. Non lo si chiede, ad esempio, per accedere al Pronto soccorso".

Green pass: ecco dove viene richiesto

Bar e ristoranti Solo chi ha il pass potrà mangiare al chiuso in ristoranti, bar, pub e in qualsiasi attività con servizi di ristorazione (mentre non è necessario per bere o mangiare qualcosa al bancone del bar).

Eventi e sagre

E' necessario inoltre per partecipare a spettacoli, eventi, competizioni sportive, sagre, fiere, convegni e congressi.

Cultura  Servirà per accedere a musei, mostre e altri luoghi della cultura, così come per i centri culturali e i centri sociali e ricreativi al chiuso (a esclusione dei centri educativi per l’infanzia e delle relative attività di ristorazione). 

Sport e sale gioco  Servirà poi in piscina, nei centri natatori, nei centri termali, nei parchi tematici e di divertimento, nelle sale gioco, nelle sale scommesse, nei bingo e nei casinò, per entrare in palestra o nei centri benessere al chiuso e per effettuare sport di squadra.