Green pass sequestrati, confermata la decisione del pm

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Tutti gli 84 sequestri preven

tivi d’urgenza della procura su altrettanti Green pass in odore di falso, sono stati convalidati dal tribunale. Il che significa che i diretti interessati hanno ricevuto - in taluni casi il provvedimento è al massimo in via di notifica - un decreto a firma del gip Corrado Schiaretti nel quale si conferma quanto già disposto dal pm Angela Scorza sulla base delle verifiche sin qui eseguite dalla polizia.

Tutti i casi naturalmente hanno a che fare con l’arresto del medico 64enne Mauro Passarini finito ai domiciliari, dopo qualche giorno di carcere, con l’accusa di avere simulato vaccinazioni con fiale di Pfizer al solo scopo di fare ottenere a decine di no vax il Green pass. I sequestri erano stati notificati dalla squadra Mobile in due ondate: la prima - di 79 certificati verdi - corrispondente all’incirca alle 13 fiale recuperate dagli inquirenti il 17 ottobre scorso sul lettino dell’ambulatorio di via Lissa del 64enne (l’altro è in viale Spalato a Marina): lì abbandonate a temperatura ambiente e dunque non più utilizzabili pur a fronte di registrazioni sulla piattaforma ministeriale collegata al Green pass. E la seconda - di cinque - interamente relativa a operatori sanitari (ci sono un medico del reparto degli Infettivi, tre infermieri e una ostetrica). Altri due medici - una psichiatra e un oculista - inoltre figuravano nella lista della prima ondata: il totale dei sanitari con Green pass sequestrato, è perciò di sette (uno però ha ripetuto il vaccino). Tra di loro, l’infettivologo ha già presentato richiesta di Riesame per vedersi riattivare il Green pass, ritenendo dunque valida a tutti gli effetti la sua vaccinazione sebbene lui abbia declinato l’invito, come quasi tutti i sanitari coinvolti in questa vicenda, a prestarsi al prelievo di sangue per determinare gli anticorpi.

a.col.