Guerra alla CO2 con gas, vento e Gnl

Nella serata di ieri il sindaco ha accolto favorevolmente le parole del ministro Cingolani in Senato sulla ripresa delle estrazioni

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Una sala, quattro progetti legati all’energia. L’evento promosso da Omc Med Energy all’hotel Mattei richiama i vertici di alcuni dei gruppi industriali più importanti del Paese, che hanno deciso di unire le forze per contribuire concretamente alla transizione energetica accelerando la decarbonizzazione. È questo l’obiettivo al quale punta l’accordo sottoscritto ieri a Ravenna dalle industrie Cabot, Herambiente, Marcegaglia, Polynt, Versalis Eni, Yara, presenti nei distretti industriali delle due province confinanti, con Eni e Snam partner tecnici. Queste aziende coopereranno per raggiungere l’obiettivo di ridurre la presenza di CO2 nelle aree nelle quali operano. I quattro progetti legati all’energia sono quelli contenuti nella proposta di ‘Ravenna hub energetico nazionale’ formulata dal sindaco Michele de Pascale: rigassificatore, ripresa della produzione nazionale di gas, eolico e fotovoltaico di Agnes, Ccus (cattura, riutilizzo, stoccaggio della CO2). Se ieri i grandi gruppi industriali hanno deciso di impegnarsi in prima persona nel contrasto alle emissioni della CO2, non sono mancati gli spunti per commentare anche gli altri progetti.

Per il rigassificatore destinato a Ravenna, da sottolineare un fitto colloquio in un angolo della sala convegni tra l’ad di Snam Stefano Venier e Guido Ottolenghi, ad del Gruppo Pir. Snam ha acquistato la nave rigassificatrice destinata a Ravenna, e Pir ha da tempo un terminale a mare pressochè già pronto per far arrivare il gas a terra. Possibile, quindi, che siano stati affrontati temi tecnici e valutazioni sui tempi dell’operazione. Sul gas il sindaco ha ribadito che "il più grande contributo che possiamo dare per abbattere le emissioni CO2 è sostituire le importazioni con il gas italiano nel contesto della sicurezza energetica" e in serata ha accolto favorevolmente (con lui anche il vice sindaco Fusignani) le posizioni espresse dal ministro Cingolani in Senato rispetto alla necessità di usare sempre più gas da giacimenti nazionali, rivedendo il Piano delle aree estrattive (Pitesai). L’obiettivo è duplice, rendere il nostro Paese il più possibile indipendente da un punto di vista energetico, in particolare in questa situazione di emergenza, e affrontare in maniera ragionevole e graduale la fase di transizione energetica. Per la somma dei quattro progetti il presidente dell’Adsp, Daniele Rossi, ha parlato del porto di Ravenna come "il primo in Italia per transizione energetica e sostenibilità", citando anche gli investimenti per portare l’energia in banchina e il parco fotovoltaico.

lo.tazz.