"La pallacanestro era la sua passione". Fabrizio Ambrassa, responsabile tecnico della Compagnia dell’Albero Ravenna, descrive così Daniel Mazzini, ragazzo deceduto ieri mattina a soli 19 anni (avrebbe compiuto i 20 domenica) in un incidente stradale a Borgo Faina sulla via Dismano nei pressi dell’incrocio con via Argine Sinistro Canale Molino, che lo ha allenato da quando aveva 14 anni vedendolo crescere dal lato sportivo e umano. Un percorso sportivo iniziato al Cruseri di San Pietro in Vincoli, società del paese dove viveva con la famiglia e la sorella 15enne, e proseguito alla Pallacanestro 2.015 di Forlì, la sua città natale. Poi l’inizio dell’avventura alla Compagnia dell’Albero Ravenna che lo aveva portato quest’anno a giocare nell’Under 19 Silver e nella Divisione Regionale 2, la vecchia Promozione.
"Proprio venerdì scorso avevamo giocato il derby tra le nostre due squadre Under 19 – continua Ambrassa – ed è stata una festa con genitori e amici che hanno tifato per tutta la gara. Daniel era contento e felice e anche in questa occasione si è vista la sua competitività che metteva in ogni partita, mantenendo sempre una sana rivalità sportiva, che lo portava a dare il massimo e ad accettare le sconfitte con il sorriso. Per chi allena nel minibasket e nelle giovanili, i ragazzi sono come dei figli e per loro si tiene il telefono sempre acceso per essere a disposizione in qualsiasi momento. Proprio ieri parlavo con la nostra segretaria Barbara che vede i ragazzi crescere anno dopo anno, iniziando ad ordinare maglie con la taglia ‘S’ che poi diventano ‘XL’, affezionandosi ad ognuno di loro". Daniel ha perso la vita mentre era alla guida di una Fiat 600 dopo essersi scontrato con una Bmw in un tremendo frontale che lo ha fatto uscire di strada, perdendo poi la vita durante il trasporto in ambulanza. Probabilmente stava recandosi al lavoro che aveva iniziato da pochi mesi, venendo inserito da Giovanni Poggiali, presidente onorario della Compagnia dell’Albero Ravenna, in una delle sue attività, dove svolgeva il ruolo di segretario in un ufficio.
"Daniel aveva trovato il suo equilibrio. Si era diplomato in ragioneria, aveva un lavoro che gli piaceva molto, aveva una fidanzata e una bella famiglia e giocava a pallacanestro, il suo grande amore. La sua perdita lascia un vuoto in tutti noi e personalmente avevo un bel rapporto con lui e la famiglia, avendolo allenato cinque anni, condividendo con lui i momenti belli e quelli più difficili". La data dei funerali non è stata ancora fissata.
Luca Del Favero