I 5 Stelle: "Il rigassificatore? Porta dei rischi"

Il senatore Croatti: "Le priorità siano sicurezza e accelerazioni sul parco eolico". Barattoni (Pd): "Vanno riprese le estrazioni in mare"

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Il rigassificatore non piace ai 5 Stelle, alleati del Pd: "È un impianto ad alto rischio" e quindi ora bisogna "tenere alti i livelli di guardia sulla sicurezza", visto il luogo ove si trova il sito, "presso la Pir (Petrolifera Italo Rumena), che è vicino al ponte di raccordo tra Porto Corsini e via Baiona che collega verso Ravenna". Lo dicono il senatore M5s Marco Croatti e il movimento di Ravenna, dopo la nomina da parte del governo del presidente della Regione, Stefano Bonaccini a commissario straordinario per il rigassificatore. L’M5s ricorda infatti quanto accade in Texas col rigassificatore che chiuderà per almeno tre settimane dopo un incidente che non ha portato morti e feriti "anche per la distanza dell’impianto da zone abitative, mentre a Ravenna la zona di stoccaggio lambirebbe tratti urbani e stradali densamente trafficati". Inoltre "non si possono escludere imprevisti o malfunzionamenti, con perdite di gas e possibilità di esplosioni, così come non si possono escludere eventuali urti durante le manovre della nave gassiera o di altre navi e natanti che le passeranno vicino durante la navigazione lungo canale". Per questo, insistono, "sarà importante costituire un perimetro di sicurezza attorno alla struttura per scongiurare il coinvolgimento della zona limitrofa in caso di criticità". Questo progetto, poi, "cercherà in parte e in via transizionale di sopperire al rincaro energetico", ma non va dimenticato il parco eolico Agnes perché non bisogna fermarsi "alle esigenze imminenti, ma pensare al futuro energetico sostenibile".

Di diverso avvico il segretario provinciale del Pd di Ravenna Alessandro Barattoni, che esprime "grande soddisfazione" per la nomina di Bonaccini commissario di governo per il rigassificatore e che ribadisce l‘importanza di un "disegno complessivo che deve partire da un concetto fondamentale: lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e la minore dipendenza del nostro paese da paesi terzi e da fonti fossili". In questo percorso la transizione "può passare solo dal gas e ci deve essere uno stop immediato alle speculazioni finanziarie sui prezzi".

Ravenna, prosegue, "ha un ruolo importante in questa partita col Pd e il sindaco Michele de Pascale che hanno sostenuto la proposta di una strategia energetica nazionale in difesa della diversificazione e della sicurezza energetica attraverso la produzione di gas nazionale, sviluppo delle rinnovabili, efficientamento energetico unito alla difesa dell‘ambiente". "Ora – aggiunge – serve una prospettiva che vada oltre il 2026 e bisogna accelerare ancora col progetto Agnes perché le rinnovabili sono il traguardo e quello che sta succedendo a livello internazionale non deve essere la scusa per fare retromarcia". Per questo, conclude, "chiedo a Bonaccini di farsi garante presso il governo e il parlamento per un iter autorizzativo chiaro e veloce affinché vengano riprese le estrazioni di gas a mare, siano assegnate adeguate compensazioni a fronte del rigassificatore, si continui a sollecitare il progetto Agnes".