I bambini belli nelle campagne di una volta

Da bambino, quando mia mamma tirava la sfoglia, me ne dava un po’ commentando: "I dvénta bèl i babìn a magnê la spoja" (Diventano belli i bambini a mangiare la sfoglia). Si pensava che i bambini diventassero belli pure piangendo. Si diceva: "A pianzâr, i burdèl i fa j ócc bèl" (A piangere, i bambini fanno gli occhi belli). Ma c’era chi raccomandava di non far piangere i bambini per evitare che uscisse un’ernia addominale. Senza dimenticare che "Un póc d’chêrna la rimegia e bël burdel", un po’ di carne rimedia (fa) il bel bambino. In ogni caso i bambini piccoli erano sempre belli: "I ninén e i babén di cuntadén j è bèl da znén" (I porcellini e i bambini dei contadini sono belli da piccini).