I corsi per prevenire i maltrattamenti

La psicologa Tisselli: "Sono volti innanzitutto a capire cosa c’è dietro la rabbia che ciascun essere umano può provare"

I corsi per prevenire i maltrattamenti

I corsi per prevenire i maltrattamenti

Per non farsi travolgere dall’"ingorgo emotivo": prendono nuovamente il via anche nel 2023 i corsi psicoeducativi ‘Io mi sento’, progettati per prevenire i maltrattamenti in famiglia e in società, e per migliorare le relazioni tra i generi, a cura come sempre dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa. Gli appuntamenti, al via il 23 gennaio, prevedono sei incontri di due ore ciascuno, dalle 20.45 alle 22.45. Il corso rivolto alle donne è in programma tutti i lunedì dal 23 gennaio fino al 27 febbraio, mentre quello che avrà come protagonisti gli uomini comincerà giovedì 23 febbraio e terminerà il 30 marzo. Incontri come questi sono una prassi a Ravenna da ormai otto anni: "abbiamo sempre contato circa un centinaio di iscritti, all’interno dei quali le donne sono in numero appena leggermente maggiore", spiega Giancarla Tisselli, psicologa al timone dell’associazione, nonché una degli otto professionisti che tengono i corsi. Chi sono gli uomini che avvertono la necessità di emanciparsi dal patriarcato al punto da frequentare gli appuntamenti del progetto? "A volte accade che siano compagni o fratelli delle donne che hanno partecipato al corso le settimane precedenti, ma spesso sono individui, di qualunque età o estrazione, che arrivano qui in autonomia, dopo essersi resi conto che c’è qualcosa in loro o attorno a loro, nella società, che desiderano migliorare".

I corsi, ispirati a iniziative analoghe da tempo organizzate in nord Europa e negli Stati Uniti, sono volti a "capire innanzitutto cosa c’è dietro la rabbia che ciascun essere umano può provare. Dare un contorno a questo sentimento e comprendere quale bisogno vi si nasconde dietro. Gli iscritti e le iscritti trovano davanti a loro psicologi che non giudicano ma accolgono, invitando le persone ad aprirsi, a rivelare ciò che sentono, in modo da individuare strade alternative all’aggressività, incanalando i sentimenti in quella che chiamiamo ‘intelligenza emotiva’. Molti ci raccontano di come non si accorgessero di quanto pratiche quali sminuire o deridere il prossimo fossero in realtà forme di violenza psicologica". Fra gli obiettivi del corso l’acquisire la capacità di riconoscere le situazioni di disparità, fornire strumenti per una corretta autostima, scoprire i pregiudizi che si nascondono dietro luoghi comuni e automatismi che giustificano il maltrattamento psicologico.

Il patriarcato si cela ovunque, anche nei luoghi della Repubblica: "ad esempio in quelle scuole dove viene sconsigliato a una ragazza di frequentare l’Itis o di optare per carriere nell’informatica, nell’ingegneria o nella tecnologia, perché da alcuni ancora ritenute ambiti maschili". La prossima generazione di uomini sarà emancipata dal patriarcato? "Alcuni giovanissimi purtroppo ripropongono situazione caratterizzate dalla gelosia, quali il controllo del cellulare della fidanzata, o la pretesa di voler essere loro a decidere che contorni dare alla vita sociale della coppia. Abitudini ancora ritenute innocue, ma che sono vere e proprie violenze psicologiche, cui è importante dare un nome per fare sì che possano essere lasciate alle spalle". Per partecipare al programma è necessaria l’iscrizione a Psicologia Urbana e Creativa. Il corso verrà svolto su piattaforma meet, per cui è necessaria l’iscrizione alla mail psicologiaurbanaecreativaaps@gmail.com.

Filippo Donati