
Domenica 24 settembre i parrocchiani di Borgo Rivola, frazione di Riolo Terme, e di Valsenio, in comune di Casola, festeggeranno i novant’anni di don Sante Orsani che ha in cura le due parrocchie. Alle 9,00 don Sante celebrerà la messa nell’abbazia di Valsenio e alle 10.30 nella chiesa di Borgo Rivola, detta della Costa, alla presenza del vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti. Seguirà alle 12,30 il pranzo presso lo stand della Pro Loco rivolese, occasione di ritrovo di amici e di parrocchiani di don Sante, un sacerdote conosciuto in tutta la vallata per il suo spirito, la sua affabilità e sincerità, e lo svolgimento del suo ministero in modo pragmatico e coinvolgente. Lo testimonia l’affetto dei parrocchiani che gli hanno voluto dedicare la festa, come già avvenne per gli ottant’anni. Un affetto ricambiato con una permanenza a Borgo Rivola di oltre cinquant’anni, benché gli siano state proposte altre sedi, anche più importanti. "Il vescovo di Imola – spiega sorridendo don Sante – mi propose la parrocchia di Castel Bolognese assicurandomi, conoscendo quanto tenevo alla parrocchia, che al mio posto avrebbe mandato un altro sacerdote. Gli risposi che poteva benissimo mandare l’altro a Castel Bolognese perché io preferivo restare nella mia chiesa. E, malgrado si registri un progressivo calo della popolazione, sono deciso a restare qui fino a che avrò un parrocchiano da servire".
Il legame tra il pastore e i fedeli ha radici molto lontane. La famiglia di mezzadri degli Orsani si trasferì da Riolo a Borgo Rivola quando Sante aveva tre anni, così che trascorse lì la sua infanzia allacciando amicizie mai dimenticate pur se la vocazione lo ha allontanato per gli studi, fino alla consacrazione nel 1959. Tre anni dopo il parroco di Borgo Rivola riuscì a farselo assegnare come cappellano, e lì è rimasto, poi come parroco. Nel 2008 il vescovo gli assegnò la cura anche della parrocchia di Valsenio dove don Sante è riuscito ad instaurare un ottimo rapporto coi fedeli, anche di Casola, che apprezzano le sue omelie brevi ed efficaci, con le quali applica il Vangelo alla concretezza della vita. A Valsenio don Sante ha affrontato e vinto una sfida oltremodo impegnativa, sia dal punto di vista personale che economico. "Quando arrivai – spiega – era già sta avviata e prevista la sola sistemazione del pavimento della chiesa, ma era tutta la struttura che necessitava di un intervento, che decisi di affrontare, pur consapevole dell’impegno e della spesa, risultata di oltre un milione di euro, coperta da contributi del Vaticano, della Regione, di alcune banche e dalle donazioni dei fedeli. L’abbazia richiede altri interventi, ma per ora possiamo essere orgogliosi della bella e rinnovata chiesa di Valsenio arricchita dalla scoperta di un’antica cripta".
Beppe Sangiorgi