REDAZIONE RAVENNA

I pini abbattuti a Lido di Savio. Il comitato: "Noi siamo favorevoli"

I residenti contro la petizione: "Firme raccolte in estate, fermando turisti che non conoscevano il problema. Il Parco marittimo è stato illustrato in vari incontri e i contrari non c’erano".

Una manifestazione di protesta dello scorso agosto, per salvare i pini (Foto Corelli)

Una manifestazione di protesta dello scorso agosto, per salvare i pini (Foto Corelli)

Colpo di scena sull’abbattimento dei pini a Lido di Savio, al centro da mesi di polemiche da parte di chi si è sempre dichiarato contrario, al punto da avviare una petizione. Ora arriva una dichiarazione del comitato cittadino che va nella direzione opposta. "I firmatari della petizione – spiega il comitato – sono quasi interamente persone che risiede altrove, turisti spesso occasionali e anche stranieri. Quindi usare il termine ‘cittadini’ è fuorviante, perché lascia intendere che chi ha firmato vive a Lido di Savio".

I residenti, sottolinea il comitato cittadino della località, non sono contrari e, a suo tempo, hanno espresso parere positivo verso il Parco marittimo, causa della gran parte degli abbattimenti. "I portatori di questa protesta – osserva il comitato – dovrebbero sapere che, dal 2022, sono stati fatti incontri pubblici per presentare il Parco marittimo. Erano presenti tecnici e botanici che hanno spiegato il progetto e la necessità di abbattere i pini". Sempre il comitato ricorda che a settembre è stato fatta un’ennesima riunione nella località dove si annunciava l’avvio del progetto. "Nessuno di questi firmatari si è presentato, nessuno ha espresso domande e perplessità", aggiunge. "La maggioranza dei residenti – sottolinea il comitato cittadino – è stanca di avere nel paese inciampi e avvallamenti su strade e marciapiedi per le radici dei pini, è stanca del continuo otturarsi delle caditoie per gli aghi di pino, preferisce un viale nuovo e un ammodernamento. Inoltre ricordiamo che diversi pini recentemente sono caduti in maniera autonoma, nel 2024 uno ha distrutto una vettura parcheggiata in strada, dove per fortuna nessuno era all’interno. Queste piante non sono autoctone, sono state piantate quasi tutte a fine anni 90, e non si sono mai ben radicate. Per svariati altri motivi si è scelto di cambiare pianta con un frassino. Ci vorrà tempo, ma quando sarà adulto farà ombra in estate, produce più ossigeno di un pino, è più sicuro".

Qualcuno si è chiesto a suo tempo se fosse il caso di organizzare una ‘contropetizione’. "Alla fine – conclude il comitato – abbiamo pensato che promuovere una petizione di interesse locale, esclusivamente in estate, fermando turisti che non conoscono la reale problematica, non fosse corretto".

a.cor.