Sono arrivati ieri sera a Fognano, frazione di Brisighella, i 28 profughi sbarcati a Ravenna. La giunta di centrodestra ha accolto la notizia senza fare obiezioni: "ognuno deve fare la sua parte", sintetizza l’assessore con delega all’Immigrazione Dario Laghi, raggiunto telefonicamente, come spiega lui stesso, poco dopo un suo colloquio con il sindaco Massimiliano Pederzoli. Quelli che sono arrivati a Fognano, al convento Emiliani, dovrebbero essere in maggioranza nuclei familiari, composti da genitori e dai loro bambini, approdati in queste settimane a Lampedusa e in altri porti della costa siciliana. Si tratta di cittadini provenienti dal Nordafrica: ancora non è stato possibile capire quanti di loro siano minori. Al loro fianco dovrebbero esserci degli operatori chiamati anche ad aiutarli per le questioni linguistiche, in quanto quasi tutti parlano unicamente arabo. Non è stato chiarito fino a quanto i profughi rimarranno a Fognano, e se saranno gli unici a fare capolino al convento Emiliani, o se verranno anzi raggiunti da altri richiedenti asilo. I profughi condivideranno gli ambienti del convento – una struttura di 14mila metri quadrati, dotata di centinaia di stanze distribuite su tre piani, di cucine, sale mense e di un enorme giardino – con alcuni alluvionati, i quali sempre nel convento hanno trovato ospitalità sin da maggio. Qui nel corso degli ultimi mesi sono stati ospitate anche persone evacuate per via delle frane e squadre di operai chiamate appunto a sistemare alcune strade. Di recente era stato ipotizzato il trasferimento qui anche per la scuola materna di San Martino in Gattara, danneggiata dal terremoto.
Filippo Donati