"I soldi ci sono, è sbagliato spegnere"

L’opposizione sul piede di guerra contro la scelta di Palazzo Merlato. Domani scende in piazza per protestare

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Scontro in consiglio comunale sullo spegnimento notturno della pubblica illuminazione: l’opposizione promette battaglia e scende in piazza domani sera alle 19 con due cortei in centro. Dal canto suo Palazzo Merlato spiega che la misura è indispensabile per ridurre le spese. Il caro bollette costa al Comune, dallo scorso luglio, 7,6 milioni di euro. Di questi 3,5 sono già stati finanziati in estate con una variazione di bilancio e per gli altri 4,1 è in arrivo una nuova variazione, approvata nell’ultimo consiglio comunale con 18 voti favorevoli e nove contrari. Con la riduzione della pubblica illuminazione, spiega l’assessora al bilancio Livia Molducci, si risparmiano 300.000 euro quest’anno e 1,1 milioni di euro nel 2023. "Si tratta – dice – di un’operazione transitoria, di emergenza e valuteremo se continuare o rimodularla. Se sarà possibile si tornerà alla normalità, a nessuno piace la misura".

Ma l’opposizione rimane sulle barricate. "Non ci posso credere che per un milione di euro si spegne la città", attacca Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. E aggiunge: "Nel bilancio, con una spesa corrente arrivata a 237 milioni di euro e gli investimenti a 99, i soldi ci sono e li spendete come volete". Dello stesso avviso Giacomo Ercolani della Lega: "Non è possibile che non trovate le risorse per garantire la sicurezza". Mentre Alberto Ancarani di Forza Italia critica l’approccio per il quale non vengono tagliati i soldi alla cultura, e sottolinea: "da parte nostra l’approccio sarebbe diverso". Più esplicita Veronica Verlicchi della Pigna: "è una scelta politica scellerata tenere al buio la città per continuare a foraggiare il mondo della cultura". E poi Alberto Ferrero di Fratelli d’Italia sottolinea che "un buon amministratore si tiene sempre un margine, questa azione è dirompente". Conclude Nicola Grandi di Viva Ravenna: "E non diteci che eravamo d’accordo".

Tornando invece al documento che è stato votato, si tratta, spiega Livia Molducci, della seconda verifica degli equilibri di bilancio dopo quella di luglio, a cui si aggiunge una variazione in parte corrente per 5,7 milioni di euro. "La maggior parte, – dice – 4,1 milioni, è dedicata a finanziare l’aumento dei costi energetici per il riscaldamento e l’illuminazione di scuole, palestre, edifici comunali, e l’illuminazione pubblica. I 4,1 milioni arrivano da 1,6 milioni di trasferimento statale per i decreti aiuti, dai 650.000 euro di accantonamento fatto a luglio come avanzo dedicato e dal ‘fondone covid’. La variazione comprende anche una voce da 1,5 milioni per il rinnovo del contratto del personale e il cronoprogramma dei progetti Pnrr e Pnc, Piano nazionale complementare, da 55 e oltre otto milioni di euro. La gestione dei residui è equilibrata- conclude e c’è una buona situazione di cassa, 28 milioni rispetto ai 41 di luglio".