Due donazioni importanti, destinate ai dipendenti e all’Unione dei comuni. Così la Icel scpa, azienda lughese leader nel settore della produzione dei cavi elettrici ha fronteggiato l’alluvione del maggio scorso. Nonostante il complesso produttivo abbia subito danni rilevanti ancora non del tutto risolti, il consiglio di amministrazione guidato dal presidente Mirco Lacchini ha deciso di devolvere 184mila euro a favore delle famiglie di 30 dei 264 dipendenti assunti, e 215mila euro all’Unione dei Comuni. La cerimonia di consegna simbolica dei due grandi assegni, è avvenuta nella mattinata di sabato alla presenza di alcuni dei sindaci del territorio, Eleonora Proni, in qualità di presidente dell’Unione e prima cittadina di Bagnacavallo, Davide Ranalli per Lugo, Luca Piovaccari per Cotignola, Nicola Pasi per Fusignano. "Abbiamo deciso di supportare i nostri dipendenti colpiti dall’alluvione creando un fondo di solidarietà al quale hanno partecipato, oltre all’azienda, il personale donando ore, i fornitori e altri stakholder del territorio – ha spiegato Lacchini –. Il nostro obiettivo era di coprire il 50% dei danni periziati dai tecnici messi a disposizione delle famiglie dei nostri dipendenti. La stima complessiva dei danni subiti è stata di circa 360.000 euro. Ne abbiamo dato la metà, erogandoli già a inizio agosto e distribuendo le quote in base all’Isee. A parità di danni, ha ricevuto quindi un aiuto maggiore la famiglia con l’Isee inferiore".
Il contributo destinato all’Unione dei comuni servirà ad acquistare tre mezzi e 2 carrelli attrezzati per la Protezione Civile locale. Anche in questo caso, le risorse sono già state versate per fare in modo che i mezzi possano essere acquisiti già nel primo trimestre del prossimo anno. "A causa dell’alluvione abbiamo perso oltre 10 milioni di euro di fatturato che non recupereremo più – ha sottolineato Lacchini –. La fabbrica non è ancora a posto perché non riusciamo a ancora a mandare via del tutto il limo accumulato. Grazie ai dipendenti che hanno organizzato delle squadre di pulizia siamo però riusciti a effettuare già dal mercoledì successivo le prime consegne". Per le famiglie, beneficiate dal contributo, un plauso all’azienda. "E’ stato un gesto bellissimo, inaspettato e non dovuto – spiegano Melissa, Fedra e Barbara, dipendenti di Icel rispettivamente da 20, 4 e 17 anni –. La vicinanza dimostrata dall’ azienda in un momento così difficile dal punto di vista materiale e psicologico ci ha fatto pensare di essere considerate come persone e non come semplice forza lavoro".
Monia Savioli