Il 30 giugno riaprirà il Woodpecker

La storica discoteca di Milano Marittima tornerà a far ballare i clienti. Aggiudicata nel 2018 è rimasta chiusa per lavori e pandemia

Il 30 giugno riaprirà il Woodpecker

Il 30 giugno riaprirà il Woodpecker

Il 30 giugno riapre la storica discoteca Woodpecker di Milano Marittima. Dopo alcuni anni dedicati alla sua importante riqualificazione, la celebre cupola sarà restituita alla città mantenendo i suoi tratti tipici che la rendono uno dei complessi architettonici tra i più suggestivi. Un luogo immerso nella natura costruito in maniera visionaria che, negli anni passati, ha fatto ballare migliaia di persone nel cuore verde di Milano Marittima. L’aggiudicazione è avvenuta nel 2018 e l’apertura, originariamente, era prevista nel 2020. Ma la pandemia e le varie complessità legate alla ristrutturazione di un luogo così importante non hanno fermato l’aggiudicataria ditta ‘Balsera Costruzioni’ di Riccardo Guerrini che insieme alla figlia Martina hanno riportato in vita il Woodpecker con coraggio e determinazione. Nato nel 1952, il Woodpecker night club era all’inizio situato alla Terza Traversa, nel centro di Milano Marittima. Il locale diventa uno dei più in voga e costosi della città, con un servizio impeccabile, una clientela elegante e l’intrattenimento di orchestre prestigiose. Con il tempo, tuttavia, la sua posizione centrale e la crescita del turismo portano ad un aumentano dei reclami da parte dei residenti per il rumore. Tra il 1962 e il 1964 il Woodpecker viene trasferito in una zona più tranquilla fuori città in mezzo al verde (l’attuale viale Nullo Baldini). Il cambio di location offre l’opportunità per ripensare a un’estetica completamente nuova del locale lasciando libero spazio a Filippo Monti, l’architetto incaricato del nuovo progetto. Circondata da un’alta duna accessibile tramite una scalinata in marmo, la struttura prevede una serie di laghetti circolari ritagliati dalla piattaforma di base, rivestita in marmo giallo di Siena e una grande cupola. Un guscio di 16 metri in vetroresina nervata, in materiale traslucido per il filtraggio della luce, diviso in 23 spicchi come un ombrello a doppia curvatura per coprire la pista da ballo. Il nuovo Woodpecker riaprì, dopo due anni di lavoro, nel giugno 1968 con un nuovo volto, ma con la qualità che lo ha sempre caratterizzato.

La sua rinascita purtroppo non durò a lungo: il locale fu costretto a chiudere definitivamente nel 1975 a seguito di un incendio, che fortunatamente ha lasciato intatta la grande cupola. Da quel momento la discoteca è rimasta in stato di abbandono per diversi anni. Il tempo sembra essersi fermato, tanto che il Woodpecker custodisce ancora oggi il suo fascino. E forse è stato proprio questo ad attirare l’attenzione di Blu, famoso street artist. L’interno della cupola, con la sua forma tondeggiante e rifrangente di luce, è diventata la tela perfetta per la realizzazione di un graffito contiguo raffigurante personaggi umanoidi, caricature e satira della società moderna.

Ilaria Bedeschi