Il bagno del Grand Hotel va alla ’Lobby’ di Padova

La società veneta ha vinto la gara contro la ’Nettuno’ di Nicola Pari:. "Ora il progetto rischia di essere compromesso, era un tutt’uno con la spiaggia".

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ll Grand Hotel ha perso una parte del suo giardino sulla spiaggia. Lo stabilimento balneare dello storico albergo, espropriato dal comune per morosità alla precedente gestione e riassegnato tramite bando, ha visto favorita la Lobby Foundation srl con sede in provincia di Padova, sull’attuale proprietà del Grand Hotel, la Nettuno srl di Nicola Pari, che due anni fa ha acquistato all’asta il Grand Hotel per oltre tre milioni di euro. L’intento di Pari era quello di riportare ai vecchi fasti e di restituire ai cervesi quella bomboniera in stile liberty, costruita negli anni ’30 direttamente sulla spiaggia. Il nuovo Grand Hotel avrebbe dovuto essere un salotto cervese aperto tutto l’anno, fulcro di eventi a livello internazionale che avrebbero dato lustro e mercato a tutta la città.

Questa idea ora rischia di arenarsi perché il progetto, innovativo e molto ambizioso, si sarebbe sviluppato dall’interno della struttura alberghiera al giardino sulla spiaggia adiacente e fino alla battigia. Un lungo pontile avrebbe fatto da collegamento con l’acqua. Grande la delusione di Pari che ora teme di dover rimettere tutto in discussione. "Sono amareggiato non tanto per aver perso una battaglia – commenta –, perché la battaglia l’ha persa il comune, ma perché penso che possa essere compromesso il risultato del nostro progetto nel suo complesso che era un tutt’uno con la spiaggia. Ora fermeremo tutto e cercheremo di capire come procedere. Abbiamo perso il bando ma Cervia ha perso un angolo fondamentale che avrebbe dato ancora più lustro all’interesse storico del paese. Il Grand Hotel ha perso un pezzo di giardino che era scontato dovesse rappresentare la continuità della struttura interna per portarla a mare con un pontile tondo, illuminato con attracco per barche e yacht che evocava la parte storica e romantica di Cervia".

100 a 95: sono stati solo 5 punti a fare la differenza fra i due progetti. Uno bellissimo dal punto di vista architettonico, l’altro ben curato dal punto di vista della gestione i cui aspetti innovativi hanno evidentemente convinto la commissione. "La sconfitta della città – conclude Pari – è aver messo in discussione, a prescindere dalla bellezza del progetto, una cosa palesemente di proprietà del Grand Hotel. Noi ci siamo messi in gioco, non abbiamo raggiunto l’obiettivo ma ringrazio tutti coloro che mi hanno telefonato dicendo che non avrebbero partecipato alla gara per rispetto e per non ledere il nostro progetto".

Rosa Barbieri