
Il cantiere del nuovo Palasport
La cifra continua a salire. Siamo partiti da lì: 15,5 milioni. Era l’11 giugno 2019. Poi una revisione: compensazione prezzi. E così l’1 settembre 2022 il nuovo Palasport costava 17 milioni e 571mila euro. Sei mesi più tardi, il 20 aprile 2023, un’altra revisione, "alla voce imprevisti, a seguito della compensazione prezzi relativamente ai lavori eseguiti e contabilizzati dal 1 gennaio al 31 luglio 2022": e così si è arrivati a 18 milioni e 231mila euro. Passiamo al 2024, quando si sono aggiunte prima le compensazioni per i lavori eseguiti e contabilizzati dal 1 gennaio al 30 giugno 2023 (arriviamo così a 19 milioni), poi, il 26 marzo, altri rialzi per le prestazioni opzionali effettuate dal 1 gennaio al 31 luglio 2022: e così il totale è salito a 19 milioni e 671mila euro. Un mese e mezzo più tardi, il 9 maggio, ecco un’altra rimodulazione per "lavori eseguiti e contabilizzati nel primo trimestre 2024": e così il Palasport sfonda il muro dei 20 milioni, e 772mila euro per la precisione. E ancora, 26 luglio, compensazione prezzi per prestazioni opzionali per lavori eseguiti e contabilizzati nel secondo trimestre 2024, 21 milioni e 264mila euro. Il 4 ottobre 2024 si sono aggiunte altre compensazioni, per lavori eseguiti e contabilizzati dal 1 luglio al 7 dicembre 2023: totale 22 milioni e 944mila euro. Il 30 dicembre una perizia suppletiva, la terza, porta la cifra a 23 milioni e 944mila euro. Ora siamo arrivati al nono rialzo: 24 milioni e 444mila euro, praticamente 9 milioni in più rispetto alla prima cifra stimata sei anni fa.
Nell’ultimo rincaro di ricalcola l’Iva che in passato era stata sottostimata per un "mero errore materiale", si cita un impegno di 981.397 assunto dal Comune verso il consorzio Research e si ricalcolano i prezzi in base all’aumento del costo delle materie prime. Che è il motivo alla base di molti dei rincari già subìti dal cantiere negli ultimi anni, e che allo stesso modo ha fatto aumentare i costi di parecchie opere pubbliche dopo la pandemia.
Nel frattempo il cantiere procede. La ditta lavora tutti i giorni su due turni, compresi il sabato e la domenica, e delle otto travi da 80 metri cinque sono già state montate. La fine del cantiere è programmata entro la fine del 2026, che significa che se tutto va come deve andare ci vorrà un altro anno e mezzo per concludere l’opera, oltre 5 anni in più rispetto alle prospettive iniziali.
Il cantiere per la maxi struttura che sorgerà a poca distanza dal Pala De Andrè ha subìto vari ritardi in questi anni. I permessi per partire sono arrivati nel dicembre del 2019 e poco dopo c’è stato il primo stop, a causa della pandemia da covid. Poco dopo un’interdittiva antimafia ha colpito la Passarelli, la ditta che avrebbe dovuto eseguire i lavori per il consorzio Research, vincitore dell’appalto, che ha quindi passato la palla al consorzio Cear. Nel 2022 un’altra interdittiva antimafia ha però bloccato lo stesso consorzio Research, con un nuovo stop. Il ricorso della ditta aveva fatto ripartire i lavori, bloccati a marzo dello scorso anno quando il Consiglio di Stato ha confermato il blocco. A quel punto per completare il cantiere è stato designato un commissario.
sa.ser