REDAZIONE RAVENNA

Il comitato per i pini: "Un progetto per salvarli". E oggi presidio al Tar

A Bologna l’udienza sul ricorso contro gli abbattimenti a Lido di Savio. Presentato il piano dei cittadini per mantenere in piedi tutte e 49 le piante.

A Bologna l’udienza sul ricorso contro gli abbattimenti a Lido di Savio. Presentato il piano dei cittadini per mantenere in piedi tutte e 49 le piante.

A Bologna l’udienza sul ricorso contro gli abbattimenti a Lido di Savio. Presentato il piano dei cittadini per mantenere in piedi tutte e 49 le piante.

Il gruppo ‘Salviamo i pini’ ha presentato ieri una proposta progettuale che punta a salvaguardare i pini presenti su Viale Romagna a Lido di Savio.

"Il progetto è stato redatto dall’architetto Giulio Faggioli, ed è la proposta formale che presentiamo all’amministrazione comunale. Non vogliamo bloccare i lavori di riqualificazione del parco marittimo ma desideriamo che questa non si accompagni alla distruzione di 49 pini che hanno 50 anni e per cui riteniamo che non siano state fatte le dovute valutazioni" spiega Francesca Santarella", e prosegue: "Si tratta di uno dei viali tipici della nostra riviera con il paesaggio che i turisti si aspettano quando vengono qui in vacanza. Sanare un viale eliminando le alberature presenti non ci sembra una scelta accettabile in un’epoca di crisi ambientale. La nostra proposta considera quanto già fatto dall’amministrazione nel primo tratto di strada: vengono usati gli stessi materiali e mantenute le dimensioni già approvate per la sede stradale, così come i parcheggi auto su un lato. In più sono preservati i pini e inclusi miglioramenti: la differenziazione della pista ciclabile dalla carreggiata, per garantire maggiore sicurezza, l’aumento della dimensione delle aiuole per dare più spazio vitale agli alberi con anche la creazione di alcune sedute che collegano pini vicini".

Nei casi di problemi con le radici o di alberi malati il comitato suggerisce di ricorrere a moderne tecniche di arboricoltura già sperimentate in altre zone d’Italia, in particolare citano un intervento di ripristino svolto a Lignano Sabbiadoro in seguito ad un evento di bora. Si è poi evidenziato come le grandi chiome dei pini garantiscano un’ombreggiatura e altri servizi ecosistemici non paragonabili a quella offerta da nuove piante messe a dimora: "Uno studio del professor Scholz dell’università della Rhur dimostra che una chioma di volume ampio rimuove gli inquinanti fino a 70 volte in più rispetto ad alberature giovani. Un altro studio di William Moomaw, premio Nobel 2007 e direttore emerito dell’IPCC, ha stimato che bisognerebbe mettere a dimora 3028 nuove piante per poter esercitare una reale azione compensativa rispetto ad un solo albero di 70 anni di età. E’ evidente che si tratta di differenze enormi".

I cittadini si dicono fiduciosi e attendono anche l’esito dell’udienza al Tar fissata questa mattina. Proprio al Tar di Bologna, alle 9 i cittadini faranno un presidio per rinnovare la richiesta di non abbattere gli alberi.

Valeria Bellante