DAMIANO VENTURA
Cronaca

Il cordoglio per la morte dell’operaio agricolo 38enne

Il presidente della Regione Michele De Pascale: "Assumere scelte condivise e concrete che rafforzino le tutele per le lavoratrici e i lavoratori".

Astrit Elezi è morto a 38 anni mentre lavorava a Solarolo

Astrit Elezi è morto a 38 anni mentre lavorava a Solarolo

I funerali di Astrit Elezi, operaio agricolo 38enne di origine albanese morto in un tragico incidente sul lavoro martedì a Solarolo non sono ancora stati fissati.

La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia e sarà quindi l’accertamento tecnico a stabilire precisamente le cause della morte dell’uomo, rimasto schiacciato tra le forche di un muletto e la parte superiore della cabina. Immediatamente dopo la tragedia era stato disposto dal Pm che coordina le indagini Stefano Stargiotti il sequestro dei veicolo sul quale l’uomo era stato trovato senza vita, ed è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, procedura necessaria per esperire le verifiche del caso.

Nella giornata di ieri al cordoglio di tanti operai agricoli, delle sigle sindacali e della cittadinanza di Castel Bolognese, manifestati alla famiglia dell’uomo, si è associata anche la Regione Emilia Romagna, per voce del presidente Michele de Pascale e dell’assessore regionale alle politiche per il lavoro Giovanni Paglia: "Desideriamo esprimere il più sincero cordoglio, nostro e di tutta la comunità regionale, alla famiglia del bracciante agricolo deceduto in un tragico incidente sul lavoro. Si tratta purtroppo dell’ultimo caso di una serie funesta che sta attraversando nel 2025 anche la provincia di Ravenna e che non può restare senza risposta – hanno detto de Pascale e Paglia –. La sicurezza e salute sul posto di lavoro devono essere al centro dell’attenzione di tutte le istituzioni, delle forze politiche e sociali, senza distinzione".

Continua ancora la nota: "Sentiamo la responsabilità di avviare una discussione per assumere scelte condivise e concrete che rafforzino le tutele per le lavoratrici e i lavoratori, in ogni settore produttivo, a partire da quelli dove è più alta l’incidenza di infortuni e malattie professionali. Crediamo che il luogo più adatto per farlo sia il Tavolo per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna, che siamo certi verrà convocato nelle prossime ore".

Al cordoglio si sono associati anche la Presidente della Provincia Valentina Palli, e i diciotto sindaci della provincia di Ravenna.

Secondo i dati della Cgil, in provincia di Ravenna nel 2024 sono stati ben 7.017 gli infortuni sul lavoro in provincia, con un incremento del 2,1% rispetto ai dati dell’anno precedente, il 2023. Nei primi tre mesi del 2025 inoltre gli infortuni sono aumentati di un ulteriore 3,9%.

Gli incidenti con esito mortale, complessivamente otto nel 2024, sono già due nei primi mesi del 2025. Il 12 maggio scorso un altro operaio di 57 anni era deceduto schiacciato dal ribaltamento di un muletto sull’argine del Santerno tra Lugo e Sant’Agata, un incidente occorsogli mentre stava lavorando per terminare la posa dell’impianto di irrigazione.

d.v.