Il derby del Parco eolico "Agnes ha già in mano la concessione demaniale"

Il sindaco: "A Rimini dico questo: abbiamo la grande opportunità di produrre energia con impianti offshore, non si può sprecarla" .

Il derby del Parco eolico  "Agnes ha già in mano  la concessione demaniale"

Il derby del Parco eolico "Agnes ha già in mano la concessione demaniale"

Da alcuni giorni è in atto una discussione sulla collocazione delle pale di due parchi eolici: il progetto Agnes, ravennate, e quello riminese di Energia Wind 2020.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, è stato fin da subito, sostenitore del progetto portato avanti dalla società Agnes, da Saipem e dal Fondo di investimenti F2j, divisione ‘Energia per la transizione’.

Sindaco, che idea si è fatto del presunto contrasto tra il progetto ravennate e quello riminese?

"Più che un’idea, un timore: che la Romagna perda la grande occasione di produrre energia eolica con impianti offshore. Parliamo della forma di energia più green. E credo anche sia sbagliato contrapporre parchi eolici e turismo".

Perché?

"Perché i parchi eolici possono rappresentare anche un’ottima operazione di marketing turistico. Oggi c’è un’alta sensibilità verso la produzione di energia da fonti rinnovabili, in Italia e in Europa".

In che senso?

"Sapere che abbiamo impianti che sfruttano il vento per portare l’energia nelle case delle famiglie romagnole, ma anche sotto gli ombrelloni per alimentare gli ormai inseparabili tablet, mi sembra indice di innovazione per una costa che ha inventato un modo di fare le vacanze e che è sempre capace di cogliere in anticipo le novità, anche quelle energetiche".

Però, dal versante riminese, critiche vengono proprio dal mondo turistico.

"Io dico questo: i progetti vanno mostrati nei dettagli al sistema turistico e vanno ascoltate eventuali obiezioni. Parliamo di due progetti portati avanti da società private e quindi le istituzioni non parteggiano per l’uno o per l’altro. Si tratta, però, di guardare in faccia la realtà. Il progetto Agnes può ottenere velocemente le autorizzazioni sulla base di una condivisione generale sin dalla sua partenza e delle caratteristiche progettuali, a partire dal fatto che le pale sono a oltre 30 km dalla costa e, con anche l’effetto combinato dell’evaporazione del mare e della rotondità della terra, pressochè invisibili dalle spiagge. Inoltre, ha già ottenuto la concessione demaniale su cui verrebbero collocate le pale. Da quel che ho capito il progetto energy wind 2020 ora avrebbe la necessità di spostarsi dalla concessione originaria troppo sotto costa, cosa assolutamente positiva ma ovviamente a patto che non vada a sovrapporsi ad Agnes".

Aspetto non secondario: è certo che in Adriatico verranno autorizzati altri progetti eolici.

"Non si può perdere il treno. Lo sviluppo di energia rinnovabile dal vento ha la stessa valenza per la Romagna che ebbe la diga di Ridracoli. Agnes ha la concessione, le pale a 30 km al largo, il posizionamento studiato tenendo conto del transito dei pescherecci, delle navi commerciali e da crociera. Recentemente nel capitale sociale è entrato un importantissimo fondo italiano che ha le risorse per finanziarlo. Discutiamo di tutto con rigore e serietà ma non perdiamo questa occasione irripetibile per tutta la Romagna".

lo. tazz.