
Il dormitorio di via Torre in due foto scattate circa un anno fa. All’interno ci sono 20 posti letto
La richiesta è alta, tanto che a volte qualcuno non riesce a trovare posto. E se il luogo di cui stiamo parlando è il dormitorio, allora la situazione è allarmante. Ma è una realtà presentatasi più di frequente ultimamente rispetto al passato. "Abbiamo visto un aumento delle richieste – spiega Giacomo Vici, direttore del consorzio Solco che gestisce il dormitorio del Comune in via Torre –, tant’è vero che per molte persone a volte non siamo riusciti a dare una risposta. Per quanto riguarda le motivazioni, posso dire che a volte vediamo anche ragazzi e signori adulti che hanno un lavoro, ma che non riescono a trovare una soluzione abitativa in affitto. È diventato uno dei problemi più importanti, e fa il paio con tutto quello che sappiamo rispetto al mercato degli affitti". Negli ultimi anni del resto si è parlato molto anche del rincaro degli affitti: e così ora c’è chi probabilmente è in grande difficoltà nel trovare soluzioni a prezzi economici. E nelle fredde notti invernali si è così rivolto al dormitorio, dove per inciso sono presenti 20 posti letto che possono diventare 22 in caso di emergenza, quando fa più freddo.
Il sistema funziona su prenotazione, dal pomeriggio. L’accoglienza avviene nel tardo pomeriggio e si può rimanere fino circa alle 8.30 del mattino. Poi occorre lasciare il posto. "La struttura è aperta a tutti – prosegue Vici – ma l’utenza è prettamente maschile".
Un altro servizio contro l’indigenza è l’albergo sociale, sempre in via Torri, dedicato alle mamme con bambini: "Accoglie fino a nove nuclei – aggiunge Vici – e sono stanze dove c’è anche la possibilità di cucinare. Le ospiti sono principalmente ragazze straniere con i loro figli".
Per dormitorio e albergo sociale il Comune ha aperto recentemente alle manifestazioni di interesse: è la prassi, si cerca un gestore per un anno (ovvero dal 1 aprile 2025 al 31 marzo 2026). Possono presentarsi realtà abilitate a operare nell’ambito dei servizi sociali e con esperienza nel settore.
"Tra gli obiettivi definiti da questa amministrazione nei propri documenti di programmazione le politiche di contrasto alla grave marginalità e di sostegno alla popolazione senza dimora hanno assunto forte rilevanza nel sistema del welfare locale – scrive Palazzo Merlato in una delibera –. La condizione di estrema marginalità, rappresentata dall’assenza di un dimora sicura e di non disponibilità di beni minimi essenziali, rappresenta una delle principali sfide per i territori". Si aggiunge, quindi, che "si rendono necessari approcci innovativi alla problematica abitativa in grado di sviluppare, a fianco dell’indispensabile risposta ai bisogni essenziali, risposte flessibili e attivabili con rapidità in caso di emergenza e caratterizzate da modalità nuove che sperimentino approcci fondati sul coinvolgimento dei beneficiari e sul riconoscimento delle capacita, in un’ottica di sviluppo ed inclusione attiva".
Sara Servadei