Il figlio di Clara: "Sta meglio, ma che incubo"

Il racconto di Mario Agnoletti: "L’altra notte mi ha detto che sarebbe uscita di casa, per andare da quel signore. Lui diceva di sentirsi male"

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"Grazie a tutti per le manifestazioni di affetto che riporterò in ogni dettaglio. Mia mamma sta meglio, ma non ha il cellulare, perché sotto sequestro, e nell’ospedale non c’è linea. Con buona probabilità venerdi la riporto a casa e potrà seguirvi col suo pc".

Lo ha scritto nella giornata di ieri sui social Mario Agnoletti, uno dei due figli di Maria Clara Sbrendola, 74 anni, di Lido Adriano di Ravenna, lunedì all’alba trasportata all’ospedale di Vecchiazzano dopo essere stata aggredita in via Bagalona, a Santa Maria Nuova di Bertinoro, dall’amico Nevio Canonici, 73enne, l’ex insegnante che nel cuore della notte le aveva chiesto aiuto per un presunto malore.

"Mi ha detto che si sarebbe recata in quel luogo – racconta il figlio – perchè quel signore l’aveva contattata dicendole di sentirsi male e voleva essere portato all’ospedale di Forli anziché in quello di Cesena, per questo non avrebbe chiamato subito il 118. Lei aveva lasciato le luci dell’auto accese. Mi ha raccontato che con Nevio si erano conosciuti una decina di anni fa; poi però si erano persi di vista per diverso tempo. Di recente invece si erano risentiti e avevano riallacciato i rapporti"

Vedova dal 1983, Clara, come la chiamano tutti, ha cresciuto i propri figli da sola, e da circa una quindicina d’anni è impegnata come volontaria nella sezione leghista di Ravenna, anche se il suo impegno l’aveva portata a spendersi attivamente in ogni banchetto e ad ogni iniziativa politico-elettorale in tutta la Romagna ma anche in altre zone d’Italia.

"Si era avvicinata tanti anni fa alla sezione ravennate – ha ricordato l’ex consigliere comunale Mauro Monti –, Clara la conosco come una persona molto solare e disponibile, sempre attiva ad ogni manifestazione, sulla vita privata però era piuttosto riservata".

Molti attivisti della Lega hanno sottolineato anche la sua grande passione per la fotografia. Oltre a Pontida, Milano e l’annuale festa estiva a Cervia, Clara si era impegnata con varie candidature "di servizio" a Lugo, Faenza, Cervia e Ravenna; inoltre attraverso i propri scatti fotografici aveva immortalato ogni personaggio e ogni evento di partito. Innumerevoli sono infatti le foto con gli esponenti nazionali e locali del carroccio, da Zaia a Fedriga, da Bossi a Salvini, da Maroni al consigliere regionale faentino Liverani.