Il forese rinuncia alle luminarie

Pesa l’incremento dei costi energetici e così volontari e piccoli commercianti hanno desistito

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Qualcuno ci ha rinunciato perché non se l’è sentita di chiedere un contributo ai commercianti, dopo anni bui e le bollette alle stelle. Qualcun altro non ha abbastanza volontari per l’installazione e qualcun altro ancora ha deciso di usare le risorse per altro.

Sta di fatto che in molti paesi del forese questo è un Natale senza luminarie: del resto l’installazione delle luci è un compito che nelle frazioni ricade inevitabilmente sulle spalle di volontari e piccoli commercianti.

Tra i paesi in cui mancheranno c’è San Pietro in Vincoli, dove le luminarie tra l’altro non erano a noleggio, ma erano state realizzate gli anni scorsi a mano da artigiani e volontari. "Ma ora non ci sono più i collaboratori che vengono a darci una mano – dice Gabriele Zoli, presidente del Comitato cittadino –. Servivano minimo 12 persone per installarle, ma noi nel Comitato siamo rimasti solo in 6 e quest’anno non si è presentato nessuno. E pensare che le bollette le avrebbe pagate il Conad". Del resto da un anno e mezzo il Comitato cittadino stesso è ’in proroga’: non si trovano, infatti, i candidati per rinnovarlo.

Per motivi diversi, anche nella vicina San Pietro in Campiano le luminarie quest’anno non ci sono: "La scelta è dovuta all’incremento dei costi energetici, nonostante le luci siano ormai quasi tutte a led – dice Mauro Rubboli, presidente del Comitato cittadino –. Si parla comunque di parecchie centinaia di euro che piuttosto preferiamo dare come contributi di solidarietà alle persone che ne hanno necessità, in collaborazione con la Caritas". Del resto in pochi anni tante cose sono cambiate: "A pagare è per l’80% il Comitato e per il 20% le attività del paese – prosegue Rubboli – ma il Comitato ha pochi fondi perché negli ultimi due anni non è riuscito a fare feste ed eventi che erano la maggiore fonte di introiti. Per quanto riguarda le attività, invece, diverse hanno chiuso, come il piccolo alimentari fondamentale per gli anziani".

Anche a Mezzano niente luminarie quest’anno: "Il Comitato cittadino, che si occupa dell’installazione, ha fatto questa scelta – dice Gloria Natali, consigliera comunale che vive nella frazione –. Tutti gli anni veniva chiesto un contributo alle attività del territorio e alle banche, ma solo per illuminare la piazza servivano 1.200 euro. Quest’anno è stato fatto un pensiero diverso: in piazza della Repubblica a Mezzano c’è un defibrillatore vetusto che avrebbe bisogno di una manutenzione importante, è stato quindi deciso di chiedere un contributo alle attività per comprarne uno nuovo. A quel punto il mondo del volontariato del paese non se l’è sentita di chiedere altri soldi per le luminarie, in un anno come questo. Anche Ammonite ha scelto piuttosto di utilizzare i soldi per fare attività natalizie per i bambini".

Certo, non tutti i paesi sono senza luminarie. Piangipane ad esempio, dopo un po’ d’indecisione, nei giorni scorsi stava aspettando l’installazione: "Ci abbiamo pensato tanto e alla fine abbiamo deciso di metterle, il problema è che tanti come noi si sono ridotti all’ultimo, e ora la ditta che le installa è oberata di lavoro. Però ce le hanno promesse, speriamo". A Savio invece sono già montate e accese: "Non sono tantissime, noi ci possiamo permettere poco come Comitato cittadino – dice la presidente Roberta Rubboli –, però le abbiamo installate anche quest’anno. Noi e la Pro loco paghiamo l’affitto delle luminarie e il bar Cenni la luce".

Sara Servadei