"Il futuro è roseo per il Rione Giallo"

Faenza, le scuderie di Porta Ponte esultano. Il fantino dedica la Bigorda a Berardi, addetto del Rosso scomparso

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Era indicato alla vigilia come uno dei probabili favoriti e ha mantenuto fede ai pronostici: Gertian Cela del Rione Giallo, alla fine di una gara tiratissima, è riuscito a salire sul gradino più alto del podio della Bigorda d’Oro. Uno stadio Bruno Neri pieno di pubblico ha assistito alla gara, ricca di emozioni e incerta fino all’ultimo, con quattro cavalieri a contendersi il titolo nelle ultime quattro tornate regolari. Per Porta Ponte, che aveva vinto anche l’ultima Bigorda d’Oro nel 2019, quello di sabato sera è l’ottavo successo in questa competizione.

"È stata una gara emozionante – ha commentato a caldo il vincitore Gertian Cela detto Gege, 21enne di origini albanesi che nella vita fa il macellaio –, mi sono dovuto impegnare fino in fondo e soprattutto rimanere concentrato al massimo per non sbagliare nei momenti decisivi". Ha poi elogiato la cavalla, Ramona Danzig: "È una forza della natura, bravissima, e a ogni tornata ci mette il cuore". Cela ha dedicato la vittoria a tutta la sua scuderia "e poi a Enzo Berardi, addetto storico delle scuderie del Rione Rosso che ci ha lasciato pochi giorni fa, che mi ha sempre incitato. Avrei voluto condividere con lui questo successo". Entusiasta il capo scuderia del Giallo, Matteo Rossi: "Non è mai facile ripartire da zero, ma questi ragazzi sono stati ammirevoli per impegno e dedizione e ne hanno dato prova. Le vittorie si costruiscono insieme. Gege è stato strepitoso, sempre concentrato fino alla fine. Anche grazie a questa vittoria credo che abbiamo buttato le basi per un futuro roseo per il Rione Giallo".

Secondo posto per Enrico Gnanarella del Borgo Durbecco: "La mia prima Bigorda è stata una gran bella esperienza, purtroppo ho il rammarico di avere saltato una tornata – ha detto –. Lode al vincitore, è stato molto bravo e mi unisco a lui nel saluto a Berardi". Gradino più basso del podio per Daniele Leri del Rosso: "Mi sono divertito tantissimo, ringrazio tutti gli amici del Rione, un’esperienza fantastica". Leri, al debutto, è stato l’unico dei cinque cavalieri a centrare tutti gli otto bersagli.

"Mi sono divertito tantissimo, però ho sbagliato troppi bersagli – tiene invece a dire Stefano Venturelli del Verde – comunque abbiamo un cavallo su cui lavorare per il futuro e voglio fare meglio". Un po’ deluso Daniele Maretti del Nero, che ha conquistato solo uno scudo in una tornata corsa da solo. "È stata durissima, visto che portavamo in gara una cavalla nuova e non velocissima – dice –, e poi ci ho messo del mio sbagliando due bersagli. Comunque ha vinto il binomio migliore".

Gabriele Garavini