Il maestro Muti e gli artisti ucraini in Duomo

Ieri le celebrazioni per la Pasqua ortodossa nel segno della speranza e della pace. Questa sera musica sacra e popolare all’Alighieri

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Una Pasqua ucraina, nel segno della solidarietà e della speranza della pace.

Ieri pomeriggio, alle 15, il Duomo di Ravenna ha accolto la celebrazione liturgica della Pasqua ortodossa, che cade una settimana dopo quella cattolica.

La messa è stata accompagnata dai canti della suggestiva liturgia della tradizione pasquale ortodossa eseguiti dal Coro del Teatro dell’Opera di Kiev.

Alla celebrazione della messa hanno partecipato anche Cristina Mazzavillani e il maestro Riccardo Muti. È molto forte il legame che unisce gli artisti ucraini al Ravenna Festival, tant’è che in collaborazione con il Comune di Ravenna, offre agli artisti del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina Taras Shevchenko la possibilità di calcare i palcoscenici cittadini. Ieri a celebrare la messa l’arciprete Georgy Kovalenko della cattedrale di Santa Sofia a Kiev. A lui è stata affidata l’omelia e la preghiera per una pace che possa presto liberare il popolo ucraino dall’invasione. Ma i coristi, danzatori, musicisti, tecnici ucraini arrivati in Italia grazie all’impegno di Ravenna Solidale e di Cristina Muti, saranno protagonisti di altri eventi. Questa sera il Teatro Alighieri – nel giorno in cui l’Italia commemora la Liberazione – ospita il gala Con l’Ucraina nel cuore, che vedrà ballerini, artisti del coro e musicisti impegnati in un programma di musica sacra e popolare. Mercoledì l’auditorium di San Romualdo ospita un concerto commemorativo delle vittime del conflitto in Ucraina e della tragedia di Chernobyl, di cui ricorre il 36esimo anniversario. Giovedì nella Basilica di Santa Maria in Porto il Coro dell’Opera nazionale dell’Ucraina parteciperà alla festa liturgica della Madonna greca.