‘Il mostro di Ravenna’ oggi prende vita al Mar

Alle 15 e alle 16.30 il primo di quattro appuntamenti in collaborazione con Ravenna teatro. Lo spettacolo basato su un testo di Nevio Spadoni

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Prosegue la collaborazione tra Mar e Ravenna Teatro che oggi, il 4, 11 e 18 dicembre, alle 15 e alle 16.30, proporrà lo spettacolo dal titolo ‘Il mostro di Ravenna’ nella sede del museo d’arte della città di via di Roma 13. Regia e cura dello spazio sono di Alessandro Argnani e Alessandro Panzavolta, il testo è del poeta Nevio Spadoni. Intervengono l’attrice Laura Redaelli e tre allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna: Mirko Cerati, Silvia Torri - clarinetto basso - Amerigo Spano - violoncello, che si alterneranno nel corso degli appuntamenti. Le musiche sono di Christian Ravaglioli (Ingresso 8 euro, per info e prenotazioni 0544 36239 – 333-7605760.)

"Abbiamo già collaborato con Ravenna Teatro grazie all’impegno di studenti strumentisti - spiega Anna Maria Storace, direttrice dell’Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Verdi’ - ed è stata una grande soddisfazione. I ragazzi sono felici di partecipare ad un’esperienza tra musica e teatro".Il testo di Spadoni ripercorre la leggenda del mostro di Ravenna, personaggio che aderisce alle corde del poeta ravegnano.

"Si tratta – spiega Spadoni – di un essere nato da un rapporto carnale sacrilego tra una monaca e un frate, che aveva una gamba umana, un occhio nel ginocchio, una testa gigantesca, una bocca enorme e una natura ambigua, che univa mascolinità e femminilità, ovvero il massimo del demoniaco. Fu un presagio di cattiva sorte per Ravenna, che tra le tante sventure visse la battaglia dell’11 aprile 1512. Si trattò di una vera e propria carneficina che avvenne nel giorno di Pasqua, fu una delle prime battaglie in cui vennero usate le armi da fuoco in maniera massiccia. La gente si rivolse allora a Papa Giulio secondo Della Rovere, che diede l’ordine di smarrire questo essere nella pineta, sperando che lo smarrimento potesse mettere a tacere lo scandalo. In quella battaglia - tra la Lega di Cambrai e la Lega Santa - caddero ventimila uomini e la notizia del mostro si sparse ovunque".