
I controlli degli uomini delle Dogane al porto di Ravenna (Foto Fabrizio Zani)
Il declassamento della Dogana di Ravenna è arrivato sui tavoli politici. Il presidente della Regione Michele de Pascale, ha affrontato il problema in occasione delle visite nei giorni scorsi dei viceministri ai Trasporti e Infrastrutture Edoardo Rixi e all’Economia e Finanze Maurizio Leo. In entrambe, il governatore ha ribadito che disinvestire sulle dogane non significa risparmiare, ma spendere risorse e non incassare, poiché l’efficienza di un sistema doganale porta ad aumentare le entrate per lo Stato, mentre un sistema doganale depotenziato non risparmia, ma semplicemente è meno efficiente, incassa meno tasse doganali e rallenta l’economia. Quindi, è importante che Governo e Agenzia delle dogane lo comprendano e ci sia una svolta in questo senso. Contemporaneamente, il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia ha incontrato riservatamente il viceministro Leo, durante il colloquio è stato raggiunto con una telefonata anche il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Roberto Alesse.
"Abbiamo registrato – spiega Sbaraglia – il suo impegno a venire a Ravenna nelle prossime settimane. Mentre abbiamo chiesto al viceministro Leo un impegno sul rinvio dei tempi di attuazione della sperimentazione della riorganizzazione degli uffici che fanno capo alla direzione Emilia-Romagna". La data è il primo maggio, mentre nel resto del Paese prenderà il via a novembre. Alla notizia del declassamento, Ravenna il 19 febbraio ha convocato un primo tavolo di confronto a cui hanno preso parte Comune, Regione, operatori e sindacati. In particolare, è stato messo a punto un documento presentato al viceministro Leo in cui sono evidenziate le criticità del metodo utilizzato per la classificazione, basato su parametri che evidentemente male interpretano o non colgono la complessità dell’infrastruttura del porto di Ravenna e che restituiscono un quadro in contraddizione sia con gli investimenti di natura pubblica e privata pari a 5 miliardi di cui è oggetto sia con le progettualità importanti che sono in via di attuazione tra cui la stazione marittima con 500mila passeggeri previsti e in crescita e la Zona logistica semplificata.
Nel frattempo, alla Compagnia Portuale si è tenuto un evento del Circolo Pd del Porto. Introdotto dal segretario Denis di Martino, hanno partecipato operatori, il candidato sindaco del centrosinistra Alessandro Barattoni e i consiglieri regionali Eleonora Proni e Niccolò Bosi. L’assessora al Porto, Annagiulia Randi, ha informato che il 21 febbraio il direttore interregionale delle Dogane ha illustrato le misure di mitigazione previste, tra cui l’istituzione di un ‘reparto porto’ all’interno dell’ufficio di Ravenna, con un dirigente dedicato alle operazioni portuali. A concludere l’incontro, la parlamentare del Pd, Ouidad Bakkali ha evidenziato la necessità di aumentare la pressione sul governo affinché conceda un rinvio della riforma o, quantomeno, riduca il periodo di revisione dei parametri da tre anni a uno. Sono già in corso interlocuzioni per trovare una soluzione concreta per il futuro del porto di Ravenna.
Maria Vittoria Venturelli