
L’inaugurazione del parco (Tedioli)
Un parco che diventa un simbolo. Faenza ha celebrato ieri l’inaugurazione del ‘Parco della Legalità’ in piazza Dante, uno spazio rinnovato e dedicato alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione tra l’Unione della Romagna Faentina e la Regione Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito della Settimana della Legalità e vuole essere un simbolo dell’impegno della comunità nella promozione dei valori di giustizia e legalità.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità, tra cui il prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi, Gian Guido Nobili della Regione Emilia-Romagna, il sindaco di Faenza Massimo Isola e l’assessore con delega alla Legalità Massimo Bosi oltre alle rappresentanze dei settori che hanno lavorato al progetto.
"Questo luogo – ha detto il prefetto, Raffaele Ricciardi – è bellissimo, e l’idea dell’albero è particolarmente significativa. Intitolare uno spazio pubblico ’Parco della Legalità’ e dedicarlo ai giudici Falcone e Borsellino significa abituarsi a interiorizzare questo valore. Credo che ciascuno, nel proprio ruolo, stia già facendo la sua parte per la legalità. Lo Stato, che ho l’orgoglio di rappresentare, è qui con tutte le sue forze: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale. Il sistema di sicurezza pubblica è presente. Ma questo non significa abbassare la guardia, né che non si possa e non si debba fare meglio. Lo faremo. Ma una cosa è certa: qui, oggi, ci siamo".
Il Giardino della Legalità si sviluppa come un luogo di riflessione e partecipazione, con una struttura pensata per favorire il confronto e la condivisione. L’intervento ha previsto la realizzazione di un’area pavimentata con un portale ad arco, sedute disposte intorno a un piccolo palco e la scultura ‘Albero della Legalità’, la cui chioma è caratterizzata da foglie incise con parole e frasi legate al tema della giustizia. Inoltre, dieci pannelli decorati da artisti raccontano la storia di altrettante vittime delle mafie, grazie al contributo del gruppo Libera di Ravenna. "In collaborazione con l’amministrazione di Faenza – ha sottolineato Gian Guido Nobili della Regione – abbiamo voluto tracciare un percorso di legalità sul territorio intervenendo attraverso due leggi regionali. Questa zona era oggetto di richieste di intervento da parte dei residenti e anche attraverso il nostro intervento abbiamo supportato l’amministrazione in questo progetto di riqualificazione".
"Insieme alla Regione -ha detto il sindaco di Faenza Massimo Isola- abbiamo costruito questo spazio, un luogo simbolico di legalità e partecipazione. Sono convinto che le sfide dell’età contemporanea non si vincono innalzando muri, ma compiendo passi avanti assieme; solo così potremo trasformare un luogo fragile in un punto di riferimento per la comunità".