Il progetto nel mirino. Fiamme dolosenel cantiereper il rigassificatore

Punta Marina, danni lievi alla recinzione. Installata la videosorveglianza

Il progetto nel mirino. Fiamme dolosenel cantiereper il rigassificatore
Il progetto nel mirino. Fiamme dolosenel cantiereper il rigassificatore

Il danno è piccolo, il gesto però è preoccupante. Tanto che ora saranno potenziati i controlli attorno al cantiere per costruire il rigassificatore a Punta Marina, dopo che ignoti nella notte tra sabato e domenica hanno dato fuoco alla recinzione. Un piccolo incendio, niente di preoccupante, almeno dal punto di vista del fatto in sé: non ci sono state grosse conseguenze per il cantiere. Una cosa è però già certa: il rogo è di natura dolosa. Sul posto infatti è stato trovato un liquido, del carburante, utilizzato per alimentare le fiamme. Non ci sono state rivendicazioni: naturalmente sono in corso le indagini per capire la matrice dell’episodio e le ipotesi circa i possibili autori sono varie.

Ieri mattina in seguito all’episodio si è riunito il comitato in Prefettura: erano presenti Snam e Saipem, oltre ovviamente a tutte le forze di polizia e ai vigili del fuoco. È stato decisa un’intensificazione delle misure di protezione del cantiere, sia con l’installazione di telecamere lungo il perimetro da parte di Snam che con più passaggi sia da parte della vigilanza privata che delle forze di polizia, che potenzieranno i servizi di controllo nella zona. Si è passati velocemente dalle parole ai fatti: già ieri pomeriggio alcuni operai stavano installando la videosorveglianza nel cantiere.

"Ovviamente questo è un episodio che ci preoccupa e ci mette in allerta – dice il prefetto Castrese De Rosa –. Non vogliamo né sottovalutare né ingigantire quello che è successo".

I lavori per l’allestimento del terminale a mare, che dall’autunno 2024 ospiterà la nave rigassificatrice Bw Singapore, sono iniziati in primavera. Snam ha investito nel progetto circa un miliardo e la prospettiva è che la nave sarà poi capace di immettere nella rete nazionale 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. La Bw Singapore, lunga 293 metri e larga 43, sarà protetta da cassoni sommersi che la terranno al riparo in caso di forti mareggiate e verrà ormeggiata alla piattaforma al largo di Punta Marina che Petra (Gruppo Pir) ha ceduto a Snam. Il cantiere in corso comprende la realizzazione di un collegamento tra la nave e la rete nazionale dei gasdotti, che si trova a circa 42 chilometri dal punto di attracco, con un tratto di metanodotto a mare e uno completamente interrato.

Da oltre un anno si parla del progetto e le polemiche non sono mancate, tra chi teme i rischi legati alla presenza della nave rigassificatrice al largo delle nostre coste e chi si oppone per motivi ambientali.

Ora l’episodio avvenuto tra sabato e domenica trasforma il cantiere in un ’sorvegliato speciale’.

sa.ser.