Il programma di Potere al Popolo: "Serve un massiccio piano di interventi pubblici"

Le proposte nel documento del partito che candida Roberto Gentilini: "Va spezzato il ricatto tra salute e lavoro, tra lavoro e dignità". Priorità la tutela del territorio

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Il programma di Potere al Popolo, che candida a sindaco l’operaio 45enne Roberto Gentilini, parte della necessità della riaffermazione della "sovranità popolare e democratica nel nostro paese e nella nostra città, sancita dalla Costituzione e oggi privata di legittimità da trattati scritti a Bruxelles e Francoforte, che impongono i vincoli dell’austerità". Gentilini e la sua lista chiedono "giustizia sociale e redistribuzione della ricchezza, da raggiungere tassando i ricchi e colpendo davvero gli evasori, mettendo in discussione il sacro principio di tutti i governi secondo cui i profitti vengono prima delle persone. Vogliamo lottare duramente contro la rendita immobiliare, il primo passo per riprenderci la nostra città, trasformata in scenografia per turisti, dai prezzi inaccessibili". Secondo Gentilini "serve un massiccio piano di interventi pubblici che spezzi il ricatto tra salute e lavoro, tra lavoro e dignità. In riferimento alla pandemia attuale, cominciata a febbraio, emerge con maggiore chiarezza come gli investimenti debbano essere orientati solo a favore del pubblico". Potere al Popolo chiede anche che la Casa della Salute sia spostata in un luogo più accessibile ai cittadini. Prioritaria la tutela del territorio: Gentilini si scaglia "contro il consumo di suolo e la cementificazione spaventosa cui si è arrivati in una città ormai inquinata. In certi luoghi, anziché costruire nuove strade e procedere con nuove cementificazioni e nuove costruzioni, si potrebbero valorizzare migliaia di unità immobiliari vuote. Proponiamo che si mettano a norma queste abitazioni. Perchè il paradosso", evidenzia Gentilini, "è che pur in presenza di tante unità immobiliari non abitate, il costo degli affitti è sempre elevato".

f. d.