Il ‘ragno’ è pronto, rigassificatore tra un anno

Ieri il vertice a Roma: al terminal al largo di Ravenna arriverà una nave da 5 miliardi di metri cubi di gas ogni 12 mesi

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Il ‘ragno’. È questo il soprannome che nei decenni comandanti di navi e imprenditori energetici hanno dato del terminale al largo di Ravenna che se tutto andrà come programmato ieri, ospiterà tra 12 mesi una nave rigassificatrice da 5 miliardi di metri cubi di gas annui. La concessione è oggi del Gruppo Pir così come in un lontano passato era stata dell’Enel. E della società di Guido Ottolenghi, in partnership con Edison e Scale Gas Solutions è il primo deposito portuale italiano di gas naturale liquefatto (Gnl) realizzato nello scalo ravennate e inaugurato lo scorso autunno. Durante l’incontro di ieri è stata condivisa la necessità di accelerare anche tutto l’iter relativo al progetto Agnes per l’impianto eolico e fotovoltaico al largo di Ravenna che prevede una produzione annua di 600 megawatt di energia. Il progetto è dell’azienda ravennate Qint’s e di Saipem per un valore che supera il miliardo. È in fase di avvio la valutazione di impatto ambientale, quindi la costruzione e l’inizio della produzione di energia nel 2027.

Intanto il nuovo deposito di Ravenna, realizzato con un investimento di oltre 100 milioni, ha una capacità di movimentazione annua di oltre un milione di metri cubi di gas con uno stoccaggio di 20.000 metri cubi in due depositi. Serve autotreni e navi a Gnl e la sua attività è destinata a crescere con l’entrata in attività dei mezzi navali in costruzione con motori alimentati dal nuovo carburante.

È stato questo ‘ragno’ a far propendere ministero della Transizione e Snam per Ravenna, perché consente di rendere operativa la nave rigassificatrice in 12 mesi contro i 36 dei porti che devono costruire ex novo le tubazioni. L’Emilia Romagna, hub nazionale per il gas, è pronta a fare la propria parte "grazie al porto di Ravenna, dotato di infrastrutture a mare per l’ormeggio di navi che trasportano gas liquefatto, lo stoccaggio e la sua rigassificazione, e del collegamento a terra per l’immissione nella rete di distribuzione italiana agli utenti finali: cittadini, famiglie e imprese" ha detto ieri il presidente della Regione Stefano Bonaccini nell’incontro con il ministro Cingolani a cui ha partecipato il sindaco Michele de Pascale. "Un distretto – aggiunge la Regione – che ha le strutture, la logistica, le competenze, le professionalità ingegneristiche e di manodopera qualificata necessarie a diventare uno dei punti di riferimento in Italia per ricezione e trattamento in sicurezza del gas naturale liquefatto che il Governo italiano sta ottenendo con accordi sottoscritti in numerosi Paesi esteri, oltre a quello in arrivo dagli Stati Uniti. Nell’ambito di un piano che porti alla cessazione della dipendenza dalle forniture russe e alla svolta verso fonti rinnovabili e la piena sostenibilità".

lo. tazz.