Il razzismo (purtroppo) colpisce ancora

I ragazzi della scuola media ‘G. da Riolo’ riflettono su un fenomeno che è ancora dilagante .

Il razzismo (purtroppo)  colpisce ancora

Il razzismo (purtroppo) colpisce ancora

Sembra incredibile come si possa provare dell’odio incondizionato per un’altra etnia. La scienza ha ormai da tempo stabilito che non esiste alcuna differenza fra un’etnia e l’altra: il razzismo non si origina quindi da una questione scientifica, ma da una mancata abitudine al confronto con l’altro.

C’è chi guarda con sospetto a un bambino di colore nella classe del proprio figlio, e non crede nell’idea di un matrimonio misto. Pensiamo che questo non sia per niente giusto nei confronti di persone di un’altra etnia, ma il vero e proprio problema è che la società non è pronta, sceglie di non esserlo, in particolare l’Italia si vanta di essere un Paese antirazzista ma non è per niente così e noi lo possiamo proprio confermare essendo italiani.

Non solo il fenomeno è ancora dilagante, lo è anche alla luce del sole, lo dimostrano le accuse alla protagonista del prossimo film Disney, non la prima e purtroppo non l’ultima (almeno per ora) tra le vittime di discriminazione tra le attrici di Hollywood.

Il prossimo maggio, precisamente il 24, la Sirenetta tornerà sugli schermi. La protagonista del film live action sarà l’attrice Halle Bailey ma per alcuni la scelta della Disney non sarebbe rispettosa nei confronti del personaggio. Questo perché Bailey è nera. Alle critiche ha subito risposto Djara Kan, scrittrice e attivista italo-ghanese. In un post su Instagram, ha scritto: “La Disney ha rilasciato il primo trailer ufficiale della Sirenetta.Tuttavia molte persone non riescono a mandare giù l’idea che la loro tanto amata sirenetta bianca nel 2023 sarà interpretata da un’attrice nera. Non vogliamo nemmeno tornare sulla polemica di queste persone nel tentativo di nascondere il loro sincero fastidio razzista. Quello che vogliamo condividere è il tema del ruolo degli attori neri, che puntualmente vengono criticati della loro professionalità a tal punto da far apparire i ruoli che interpretano come un favore facente parte di una agenda politica”.

Non è giusto che un’attrice come Halle Bailey, quindi con una grande carriera, venga così tanto criticata per la sua carnagione mulatta per la quale “non potrebbe” recitare nel film perchè non rispecchia quella del cartone. Ci sembra molto brutto anche il comportamento che hanno avuto alcune persone nei suoi confronti, soprattutto sui social più utilizzati, mostrando un consenso spaventoso nel sostenere l’ideologia razzista.

Un consenso che, ancora oggi nel 2023, dovrebbe farci riflettere su quanto ancora abbiamo da fare.

Natalia Nicolardi, Pietro Garavini, Riccardo Predieri

Classe 2ª B

Scuola media ‘G. da Riolo’

di Riolo Terme