
A Lavezzola in tanti per un pic nic. "Quel dramma ha fatto capire l’importanza della comunità"
Nel maggio di due anni fa, durante l’emergenza alluvione prestarono il loro contributo per scongiurare il rischio che Lavezzola fosse invasa dalle acque. In un primo momento scesero in campo, in una vera e propria corsa contro il tempo, posando centinaia di sacchi di sabbia lungo l’argine del Destra Reno (a poche centinaia di metri dalla via Selice) per cercare di arginare la fuoriuscita dell’acqua, mentre nei giorni successivi, grazie al prodigarsi di imprenditori locali, Vigili del Fuoco, agricoltori e contoterzisti, allestirono (in questo caso presso il ponte della Bastia e a Villa Pianta di Alfonsine) alcune decine di motopompe per ‘alleggerire’ la portata dei canali ‘Zaniolo’ e ‘Destra Reno’, immettendo milioni di litri di acqua rispettivamente nei fiumi Reno e Santerno.
È il nutrito gruppo di volontari (a scendere in campo furono non solo persone del posto e di località limitrofe, ma anche ragazze e ragazzi appartenenti a diverse nazionalità), che sabato scorso a mezzogiorno, a distanza di due anni da quel drammatico evento, si sono ritrovati in allegria a Lavezzola presso la Chiavica dello Zaniolo sul Reno, dando vita ad un grande picnic a base di grigliata, piadina, birra e buon vino. "Una giornata piacevole con l’auspicio – hanno sottolineato gli organizzatori – che quei giorni e quelle paure restino solo un ricordo che tanto hanno insegnato, come l’importanza di essere comunità".
Luigi Scardovi