UGO BENTIVOGLI
Cronaca

Il ruolo di Del Conte nel mirino: "Settantamila euro sulla fiducia"

Ravenna in Comune contro la scelta del sindaco di nominarla capo di Gabinetto

Ravenna in Comune contro la scelta del sindaco di nominarla capo di Gabinetto

Ravenna in Comune contro la scelta del sindaco di nominarla capo di Gabinetto

Ravenna in Comune, che supportava alle ultime comunali Marisa Iannucci, ha rese note le sue perplessità, per usare un eufemismo, sull’incarico che dal prossimo 1 luglio, ricoprirà l’ex assessore all’Urbanistica del Comune, ovvero Federica Del Conte, ovvero Capo del Gabinetto del sindaco. "Un contratto fiduciario con scadenza al 30 giugno 2030 – si legge nel comunicato di Ravenna in Comune – a 5.381,60 euro al mese su 13 mensilità. Le sue mansioni? Stabilisce il contratto che avrà la responsabilità di tutte le funzioni di supporto organizzativo al sindaco per le attività politico-istituzionali e le relazioni esterne e il coordinamento delle segreterie degli Assessorati con lo specifico obiettivo, tra gli altri, della traduzione degli indirizzi politici e programmatici in piani operativi di attuazione. In altre parole sarà responsabile di far sì che i programmi di Barattoni si realizzino nei tempi e nei modi previsti".

Secondo Ravenna in Comune, l’ex assessore non ha vinto nessun concorso per continuare a guadagnare un "lauto stipendio con risorse comunali". Va detto che il regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Ravenna richiede soltanto la valutazione del curriculum e, naturalmente, un rapporto fiduciario col sindaco eletto, visto il ruolo strettamente legato a quello del primo cittadino. "Però almeno il curriculum bisogna guardarlo – prosegue lo scritto di Ravenna in Comune – e cosa racconta il curriculum dell’ingegner Federica del Conte? Prima di diventare assessore il suo curriculum era piuttosto parco quanto a esperienze. La parte preponderante sono i due mandati appena terminati da assessore di tutti i cantieri pubblici del Comune dal giugno 2016 al giugno 2025. Quelli che l’hanno gratificata del nostro soprannome di ’assessora ai Capri espiatori del Comune di Ravenna’. Durante questi 9 anni non si è certo distinta per il rispetto di cronoprogrammi, preventivi di spesa, record di conclusione di lavori spesso rimasti solo al livello di annuncio. Tanto per fare alcuni esempi, il nuovo palazzetto dello sport, inutile doppione del Pala De André, poi il ponte tra Torri e Grattacoppa e tante altre situazioni: il tutto premiato col nuovo incarico. Noi chiediamo al sindaco dove abbia trovato nel predetto curriculum quelle "attitudini connesse al ruolo" che servirebbero".

u.b.