
Arriva dalla Confartigianato della provincia di Ravenna, a fine stagione, la proposta di un allungamento del servizio di salvataggio svolto dai bagnini. Come da ordinanza regionale, in buona parte della costa romagnola, il servizio è terminato il 10 settembre scorso. Come spiega però l’Associazione provinciale, riferendosi ai comuni che hanno scelto di far slittare il servizio di una settimana, che "Confartigianato ritiene fondamentale, in vista della prossima stagione 2024, che le Associazioni di rappresentanza dell’intera costa Romagnola e le cooperative dei bagnini, si impegnino ad avviare un confronto che abbia l’obiettivo concreto di giungere ad un servizio armonico su tutta la costa, prevedendo aperture e chiusure simili soprattutto nei territori confinanti, e prevedendo la chiusura del servizio graduale in modo da poter offrire maggiore servizio al flusso turistico di settembre".
A Cervia, dove il servizio di salvamento è terminato il 10 settembre, che però sarà garantito nel tratto di mare interessato dalla competizione Ironman – oggi e domani - è affidato alla Cooperativa Bagnini il cui consigliere Danilo Piraccini spiega: "A Cervia non abbiamo nessun problema ad aprire un dibattito pubblico sul tema e se l’ordinanza regionale cambia saremo i primi ad adeguarci. Ma va chiarito un punto: allungare il servizio dei bagnini di una settimana non significa aumentare la sicurezza. La Cooperativa è impegnata da anni in prima linea nella preparazione dei marinai e dell’uso di strumentazioni all’avanguardia. Parlare di allungare un fine settimana con le spiagge vuote non significa fare sicurezza. Il dato statistico dice che servono più uomini quando ci sono maggiori presenze in acqua. Se si fanno paragoni allora si deve anche dire che, a Cervia, i bagnini non fanno la pausa pranzo mentre in altri comuni del litorale, anche ad agosto, il servizio di salvataggio resta scoperto in quel momento della giornata. Non si può ragionare pensando di investire in una settimana in più a settembre quando si tengono scoperte delle ore durante i mesi più intensi".
"Il discorso della sicurezza è articolato – prosegue Piraccini. - A livello di investimenti economici, per formazione e attrezzatura, la spiaggia di Cervia non teme confronti con nessun’altra. In termini di rapporto giornateuomo i nostri marinai non sono secondi a nessuno. Vengono formati con la Guardia Costiera, il 118, lo psicologo e poi con prove in mare. Utilizzano strumentazioni uniche come la radio dotata di GPS e criptata con schermi all’interno del nostro ufficio che ci consentono di monitorare in diretta quello che accade nei quasi 9 km di costa. Abbiamo un organico di circa 90 marinai e la Cooperativa Bagnini di Cervia è stata la prima in Italia, 15 anni fa, a prevedere la presenza obbligatoria del defibrillatore e ad assumere marinai che avevano frequentato il corso di abilitazione all’uso del macchinario. Siamo disposti in ogni momento ad un confronto ma se si ragiona sulla sicurezza il tema non è quello di allungare di una settimana se poi non si usano le strumentazioni adatte, non si forma il personale o si lascia scoperta la spiaggia in pausa pranzo. A Cervia abbiamo certamente un servizio unico in Italia".
Ilaria Bedeschi