
L’84enne corre sostenuto da Lista per Ravenna, Lega e Popolo della Famiglia "Qualcuno ha capito cosa sono i Cau? Investire sulla riviera, da vivere non solo in estate".
Ottantacinque anni da compiere ad agosto, di cui quasi sessanta passati sui banchi del consiglio comunale: Alvaro Ancisi, candidato sindaco per la lista che unisce Lega, Lista per Ravenna e Popolo della Famiglia, e per quella di ‘Ambiente e animali’, ha scelto una campagna elettorale in attacco, che su alcuni temi fa di lui il candidato più all’avanguardia.
Consigliere Ancisi, lei è per tutti il candidato ‘anti-cemento’: le aggrada questa definizione?
"Moltissimo. Se verrò eletto la mia prima preoccupazione sarà appunto quella di avere una panoramica di tutte le convenzioni ancora in essere, che ho chiesto da mesi e che ancora non sto ricevendo. E poi cercare un modo per ridiscuterne e bloccarne il più possibile, anche a rischio di contenziosi: ma attenzione perché davanti a un giudice noi porteremo le conseguenze in termini alluvionali delle recenti cementificazioni, e allora potrebbero vedersene delle belle".
Ha proposto di ridiscutere anche i termini anche del rigassificatore di Punta Marina, non è così?
"E’ il minimo: troppe domande inerenti la sicurezza di quell’impianto non hanno mai avuto risposta. Vale quello che ci diciamo sul fronte della subsidenza o della cementificazione: quanto i cittadini sanno del rischio che corrono? A Lido di Dante e Lido Adriano tutti sanno quanto si è abbassata la spiaggia: ma chi vive nel forese è al corrente di cosa significhi l’ingressione marina dinanzi a un’alluvione? Proporrò un Forum cittadino sul cambiamento climatico, un’operazione di verità che consenta a ciascuno di sapere e di scegliere in libertà e consapevolezza".
Nel suo programma ipotizza un ‘gattoparco’ per rendere più piene le giornate dei felini e dei loro possessori, non è così?
"Ravenna forse è destinata a diventare una città di single, ma questo non significa rassegnarsi a essere una città di persone sole. Il ‘gattoparco’ è solo una delle tante proposte: crediamo ad esempio che un Comune debba impegnarsi direttamente anche per aiutare le giovani coppie nella ricerca di una baby sitter; chi è stato un giovane genitore, in particolare se single, sa di cosa parlo. Proporremo anche incentivi alla pratica sportiva per la salute delle neomamme, altro tema sottovalutato".
La salute, appunto: la rivoluzione dei Cau ha un grande futuro alle spalle?
"C’è qualcuno che ha capito cosa sono i Cau? Ci erano stati presentati come la soluzione ai problemi del Pronto soccorso, poi una volta mancato il bersaglio sono diventati qualcosa di alternativo al medico di base. La sanità si fa con le strutture diffuse, d’accordo, ma non basta; il nostro ospedale ha bisogno di investimenti: Forlì, Cesena e Rimini stanno prendendo il largo, mentre noi siamo fermi. Purtroppo temo che l’arrivo a Ravenna del corso di laurea in Medicina fosse un contentino dato alla città in vista del depauperamento progressivo del suo ospedale".
Anni fa proponeste un piano per il mare d’inverno. Ora semmai i lidi hanno bisogno di una soluzione dinanzi alle estati roventi, non trova?
"Per i mesi di luglio e agosto il mare può ancora essere fruibile, con isole della freschezza e altre soluzioni di accoglienza climatica. E soprattutto investendo sui periodi di spalla, come maggio, settembre e ottobre".
Mesi in cui però scuole e uffici sono aperti: mondi che hanno tempi di risposta ai cambiamenti quasi geologici...
"Dal passato possiamo rispolverare qualche soluzione ad hoc per chi vuole trascorrere qui qualche finesettimana, quali i treni diretti che portavano i turisti da Milano, da Vienna, dalla Baviera. Purtroppo anche sul fronte ferroviario scontiamo decenni di mancati investimenti".