"Il sì al rigassificatore è un segnale di maturità"

Samorè: "Bene l’apertura del nuovo Governo alla ripresa delle estrazioni in Adriatico"

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Confartigianato interviene ancora una volta, con una propria nota, in tema di energia, ed in particolare sul tema del gas naturale. Lo fa esprimendo soddisfazione per la recente approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Ravenna, del progetto della Snam relativo alla nave rigassificatrice, che sarà ancorata ad oltre 8 km al largo di Punta Marina. Si tratta di un progetto che, oltre a garantire la sicurezza dell’impianto e un impatto ambientale assolutamente limitato, prevede anche importanti opere di compensazione. Confartigianato ritiene che il voto quasi unanime del Consiglio Comunale abbia dato un segnale chiaro ed importante, che poche comunità hanno offerto prima d’ora. Ravenna e i ravennati, le loro istituzioni, le loro forze politiche e sociali, sanno di essere un punto di riferimento a livello nazionale per le tecnologie legate all’energia, all’off shore e alla portualità. Senza energia, o con prezzi troppo alti della stessa, non si riduce solo il tenore di vita e la capacità di spesa di persone e famiglie, ma è a rischio l’attività delle aziende, la loro competitività, e di conseguenza si distruggono posti di lavoro e opportunità di sviluppo fondamentali per la nostra società. È quindi evidente che in questo contesto di incertezza delle forniture in ambito globale, è strategica e necessaria la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, e le navi rigassificatrici contribuiscono proprio a questo. "Da sempre – ha commentato il segretario provinciale Tiziano Samorè – Confartigianato chiede che riprendano le estrazioni del nostro metano, per garantire maggiore autonomia al nostro Paese e la competitività delle nostre aziende. In quest’ottica è ovviamente positivo il giudizio sulla recentissima ‘apertura’ del nuovo Governo alla ripresa delle estrazioni di gas anche nel ravennate, tramite deroghe mirate al Pitesai".