Il sindaco a Draghi: "Tanto gas da estrarre"

Michele de Pascale chiede un cambio di rotta sulle politiche energetiche, rilancia l’idea del rigassificatore e del parco eolico marino

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Dentro o fuori. O Ravenna e il suo know how energetico rientrano nel ‘pacchetto energia’ che il governo sta mettendo a punto in queste ore o ben difficilmente si ripeteranno altre occasioni. Non a caso ieri il sindaco Michele de Pascale ha lanciato un appello al presidente del Consiglio Draghi e al Parlamento: "Bisogna decidere ora". In questo momento d’emergenza, tragico per il mondo e difficilissimo per il Paese, "in cui vengono a galla tutti i gravissimi errori che le scelte (e le non-scelte) politiche hanno determinato, siamo chiamati a soluzioni straordinarie e a tempi di attuazione totalmente nuovi, con strategie di breve, medio e lungo periodo".

In questo frangente c’è "un territorio che è unito e pronto a mettere in campo quattro azioni strategiche per cambiare radicalmente rotta, quattro sì, per l’economia e l’ambiente". Ecco i quattro punti. Ripresa delle attività estrattive per attingere alle risorse di gas naturale nell’Alto Adriatico con liberalizzazione completa delle nuove attività oltre le 12 miglia ed efficientamentopotenziamento di quelle esistenti. In alto Adriatico si stima un potenziale fra i 350 e i 500 miliardi di metri cubi. Quindi l’installazione a largo delle coste di Ravenna di un Fsru offshore (nave di stoccaggio e rigassificazione) per un potenziale di 5mld di m3 all’anno. Rinnovabili: realizzazione di un parco eolico offshore da 600MW di potenza con impianto fotovoltaico galleggiante annesso da 100MW (Progetto Agnes). Per concludere con la richiesta di realizzazione un sistema di Ccus per captare la CO2 emessa dal settore "hard to abate" (settori industriali più inquinanti) e iniettarla nei giacimenti di metano esausti o utilizzarla in processi di economia circolare.

Ravenna è una capitale europea dell’Energia "da più di mezzo secolo, uno degli esempi più straordinari di come patrimonio culturale e naturalistico possano convivere in maniera sana con l’industria, creando benessere diffuso". "Le quattro azioni di sistema – spiega quindi de Pascale - si sostengono a vicenda salvaguardando economia e sicurezza, senza arretrare rispetto ai temi della transizione ecologica, anzi offrendo soluzioni coerenti con la neutralità tecnologica richiesta dal new green deal".

Utilizzare il nostro gas invece di importarlo "inquina di meno, collocare una nave rigassificatrice sfruttando le infrastrutture a mare esistenti a Ravenna crea minori interferenze, produrre energia elettrica rinnovabile a Ravenna la rende realmente utilizzabile dai grandi energivori della pianura padana e captare la CO2 ci consente di avere un minore impatto climatico durante la transizione". Il tempo sta scadendo.

Lo. Tazz.