‘Il Sorriso di Giada’ per una città senza barriere

L’associazione, fondata dalla madre della ragazzina affetta da grave disabilità, donerà sei bici senza pedali a una scuola

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Sei biciclette senza pedali per aiutare i bambini, diversamente abili e normodotati, a sviluppare l’equilibrio, saranno consegnate ufficialmente alla scuola materna ravennate ‘Freccia Azzurra’ il 23 giugno per la festa di fine anno. Questa è solo l’ultima donazione dell’associazione ravennate ‘Il Sorriso di Giada’ che da anni si occupa di aiutare i disabili, in particolare bambini, e le loro famiglie e organizza iniziative volte alla loro inclusione nella società. Dietro a tutto questo lavoro, tra iniziative cittadine e laboratori nelle scuole, c’è Patrizia Zingale, arrivata nel 2006 per lavoro a Ravenna dalla Sicilia dove è nata in un paesino ai piedi dell’Etna. Patrizia è la mamma di Giada, una ragazzina affetta da epilessia migrante dell’infanzia, che compirà 15 anni il 23 agosto.

"Siamo nati come associazione nel 2016 – racconta Zingale –. Volevo aiutare i bambini che hanno problematiche gravi e le loro famiglie. Mi ha spinto Giada a fare tutto questo". Così l’associazione è partita con le prime iniziative. "Nel 2019 – continua la mamma di Giada – abbiamo acquistato un sollevatore per far scendere in acqua i bambini disabili alle terme di Punta Marina e con l’arrivo dell’attrezzo, rimasto in comodato d’uso nella struttura, è nato un progetto in collaborazione con la Pediatria di Ravenna. Poi abbiamo acquistato dall’America due carrelli ‘Caroline’s Cart’ che permettono alle famiglie di fare la spesa con i loro bambini speciali, e li abbiamo portati all’Esp dove sono a disposizione". Insomma, giorno dopo giorno, l’associazione ‘Il Sorriso di Giada’ ha aiutato la città di Ravenna ad abbattere le barriere e tutto questo grazie a lei, che oggi è diventata una ragazza. "Mia figlia – dice Zingale – mi ha insegnato a volermi bene, ad accettarmi, a vivere, a trovare la forza di andare avanti quando la mia vita è cambiata e non riuscivo a capire come reagire. Da lei io prendo spunto per tutte le iniziative dell’associazione in cui, oltre a sei o sette volontari, hanno un ruolo attivo anche le altre due mie figlie: Noemi, 12 anni, e Giulia, 11 (insieme nella foto), che partecipano ai nostri incontri nelle scuole". Sono diversi gli appuntamenti che ‘Il Sorriso di Giada’ tiene negli istituti cittadini. "Per quest’anno scolastico – dice Zingale – si è concluso il progetto ‘Mi presento, mi chiamo Giada’ che vede il racconto della vita di mia figlia per rieducare i ragazzi alla disabilità. Nelle materne abbiamo attivato il laboratorio ‘Coloriamo il mondo con la fantasia’ con la volontaria Silvia Cortesi e il mosaico donato dalla Sicis. Poi c’è ’Un sorriso in barca a vela’ che l’11 e il 12 maggio ha visto tre classi della ‘Guido Novello’ andare in mare, grazie al comandante Riccardo Ciccone e all’equipaggio di ‘All Sailing 2.0’, insieme a bimbi con gravi disabilità. Infine con ‘La tastiera a dieci dita’, curato dalla prof Paola Aquilotti, la tastiera diventa strumento di inclusione". Insomma, un tesoro di iniziative per la città e per le scuole, organizzate da ‘Il Sorriso di Giada’ che oggi conta un’ottantina di persone che la sostengono e tutti possono dare una mano donando il 5 per mille.

Milena Montefiori