Nel 1965 nella basilica di Santa Maria in Porto erano stati ultimati i lavori per il rifacimento del solaio e del pavimento dell’abside, ma restavano ancora aperti due fronti: la sistemazione dell’altare barocco, smontato dopo la decisione del Concilio Vaticano II di rivolgere gli altari ai fedeli, e del coro ligneo ancora tutto da restaurare, con costi molto alti e quindi tali da non avere certezze sul finanziamento. Il coro, come mostra la foto, suddiviso in sezioni era da tempo accatastato in un’ala del transetto, ricoperto di polvere, calcinacci e attrezzi da lavoro utilizzati nel cantiere.
A cura di Carlo Raggi