Il viaggio della nave di Teodorico Sarà recuperato uno spazio per lei

Entro l’anno il relitto arriverà a Ravenna, dove sarà custodito in un deposito della Soprintendenza e restaurato. Nel frattempo partiranno i lavori per il locale che la ospiterà a Classis, che costeranno 2 milioni e mezzo

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La Nave di Teodorico è in arrivo a Ravenna: entro l’anno il relitto dell’imbarcazione del V secolo scoperto durante i lavori di realizzazione degli impianti del Parco di Teodorico nel 1998, lascerà il museo di Comacchio per i depositi della Soprintendenza. Ma sarà una sistemazione temporanea, durante la quale la nave verrà restaurata per essere trasferita nella sue sede definitiva ed esposta al pubblico. I resti dell’imbarcazione sono ora nel padiglione navale attiguo al Museo del mare di Comacchio, dove sono rimasti in tutti questi anni. Una volta restaurata, la barca verrà esposta nell’area del museo Classis, all’esterno dell’edificio, in una parte dell’ex zuccherificio che sarà recuperata ad hoc.

"L’imbarcazione – spiega RavennAntica – dalla fine del 2025 sarà esposta nella sua sede definitiva e visitabile dal pubblico". Si tratta di tempi certi, dettati dal finanziamento ministeriale di 2 milioni e mezzo di euro attribuiti al Parco archeologico di Classe - Fondazione RavennAntica nell’ambito del Piano strategico grandi progetti beni culturali. Di questi 2 milioni e mezzo, 1 e mezzo è destinato al recupero del locale che ospiterà la nave e per l’allestimento dell’esposizione. A questo si aggiunge un altro finanziamento ministeriale grazie al quale la Soprintendenza eseguirà una serie di indagini diagnostiche sul relitto. Al trasferimento a Ravenna manca comunque poco, il tempo necessario alla Soprintendenza per ultimare le verifiche strutturali. "Le indagini e il restauro – spiega Massimo Sericola, archeologo della Soprintendenza – andranno di pari passo rispetto all’allestimento del locale che ospiterà l’imbarcazione". Così da arrivare in contemporanea al traguardo.

La barca è protetta da un guscio di vetroresina allestito nel momento del ritrovamento, nel 1998. Il relitto fu trovato a 200 metri a nord del Mausoleo di Teodorico e a una profondità di 6 metri dal piano di campagna attuale.

La sabbia e la torba attorno al mausoleo di Teodorico hanno conservato a tale profondità un reperto archeologico di estrema importanza: un’imbarcazione commerciale, lunga probabilmente una quindicina di metri, risalente al V secolo dc. All’epoca del ritrovamento, assieme all’imbarcazione prese la strada di Comacchio anche il materiale recuperato sul piano della chiglia, una cinquantina di oggetti tra calzari, scarpe con le suole di cuoio e la copertura di pelle, una lucerna di fattura palestinese, ceramiche tunisine, altri reperti di fabbricazione greca. E anche una annerita pentola in terracotta, per la cucina di bordo.