REDAZIONE RAVENNA

Il volontariato finisce in rete. E costruisce ’Ponti di solidarietà’

Al via un’iniziativa per l’inclusione sociale, con formazione per volontari e laboratori dedicati a persone fragili. Previsti workshop tematici e gruppi di auto mutuo aiuto per supportare chi opera sul campo.

La conferenza di presentazione dell’iniziativa

La conferenza di presentazione dell’iniziativa

Il volontariato fa rete contro le solitudini: prende il via questa settimana il progetto ‘Ponti di solidarietà’ a cura di Movimento Consumatori, associazione Cà Ferro, Pronto intervento Don Antonio Obovali, un Mosaico di idee e Banca del tempo. Il progetto mira a promuovere l’inclusione sociale con laboratori, attività di socializzazione e la formazione dei volontari che operano con persone fragili e spesso soggette a discriminazioni e isolamento come anziani, homeless, persone LGBTQIA+, vittime di violenza, minori con problemi familiari.

"Partiremo con due giornate di formazione di base il 14 e 21 giugno con l’obiettivo di fornire strumenti pronti all’uso nello svolgimento delle attività di volontariato. Gli interventi formativi saranno volti a imparare tecniche comunicative e pratiche per gestire le relazioni con le persone assistite e per riconoscere il disagio con un focus sul processo di segnalazione" spiega Maurizio Patalani dell’associazione Ca’ Ferro. Alla formazione base seguiranno workshop tematici tenuti da associazioni con esperienze specifiche. Gli argomenti saranno: violenza di genere, criminalità organizzata, attività educativa di strada, ruolo della comunità educante e discriminazione LGBTQIA+.

Il percorso sarà inoltre rafforzato dall’attivazione di un gruppo di auto mutuo aiuto a cui i volontari possono aderire per scambiare esperienze ed essere supportati nell’elaborare le situazioni con cui entrano a contatto. La dottoressa Alessandra Graziani, che condurrà il gruppo, commenta: "I gruppi di auto mutuo aiuto sono una modalità che si è rivelata efficace in diversi ambiti per affrontare un problema comune a tutti i partecipanti. In questo caso il ‘problema’ è gestire situazioni complesse che hanno un impatto psicologico importante sul volontario. Il gruppo si riunirà due volte al mese da settembre 2025 a maggio 2026 e sarà anche un’occasione per conoscersi tra diverse associazioni. La figura del facilitatore nel gruppo serve a dare un feedback ai partecipanti e tirare le fila del discorso quando necessario".

L’associazione ‘Un mosaico di idee’ contribuisce al progetto con quattro gruppi di laboratori per rispondere ai crescenti bisogni di bambini e ragazzi che riportano agli educatori difficoltà relazionali, psicologiche e familiari. Il primo laboratorio sarà dedicato alla pet therapy con un’equipe specializzata, con il secondo laboratorio dal titolo ‘faccio collezione di attimi’ si lavorerà su autostima e prevenzione del bullismo grazie al teatro e al gioco, il terzo ‘onde di parole’ sfrutta la pratica educativa del dibattito strutturato per sviluppare competenze comunicative e argomentative utili anche per per gestire le interrogazioni in classe. Ultimo gruppo di laboratori sarà ‘Giallo, verde, blu… il colore lo scegli tu’ in collaborazione con Cristina Sedioli per promuovere lo sviluppo di intelligenze emotive e linguaggi espressivi multipli attraverso il colore e le arti visive.

Valeria Bellante