Illuminazione pubblica, fiaccolata annullata

Dopo la riaccensione per le Feste, non si terrà la protesta a Lugo (si farà invece ad Alfonsine e Fusignano). FdI: "Servono soluzioni alternative"

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La fiaccolata organizzata per questa sera a Lugo per chiedere il pieno ripristino dell’illuminazione pubblica non si terrà. Questo è il primo effetto della decisione di sospendere temporaneamente i provvedimenti di contenimento energetico presa dalla giunta del comune il 7 dicembre scorso. Dal 23 dicembre e fino al 7 gennaio infatti, i lampioni non saranno più spenti dalle 0.30 alle 5 nelle aree extraurbane e dall’1 alle 5 in centro come sta succedendo da qualche settimana ma resteranno sempre accesi. Pertanto la manifestazione di protesta, organizzata a per le 21 di oggi in piazza Baracca dal Comitato spontaneo per l’illuminazione pubblica, è stata cancellata. Ieri è arrivata anche l’ufficialità della sospensione per le Feste a Bagnacavallo e Fusignano.

Anullata la protesta di Lugo, si terranno invece altre due iniziative analoghe previste, sempre alle 21 di oggi, ad Alfonsine in Corso Matteotti e a Fusignano in Corso Emaldi (nonostante lo stop al provvedimento). I membri del comitato sfileranno lungo le strade brandendo fiaccole in segno di protesta, fino alle 22. "L’iniziativa è nata dalla collaborazione delle due espressioni del Centrodestra, Fratelli d’Italia e Lega – spiega il coordinatore di FdI per la Bassa Romagna, Rudi Capucci. "Non riusciamo a capire come mai il Comune di Lugo non riesca a identificare progetti alternativi per il contenimento energetico o per la produzione di energia elettrica – sottolinea –. Con queste iniziative vorremmo fare presente che, in una condizione come quella attuale, è necessario intraprendere scelte diverse, come l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, cosa che già tanti cittadini fanno a casa propria. Non capiamo perché l’amministrazione sia così refrattaria a ipotesi di questo tipo tanto da puntare tutto solo sullo spegnimento". Sul piatto, tante perplessità, legate in particolare alla sicurezza che il buio della notte amplifica. "Ci sono anche tanti aspetti legali che devono ancora essere approfonditi – continua Capucci –. Si potrebbe ipotizzare l’interruzione di pubblico servizio o la responsabilità civile del comune nei confronti dei possibili danni facilitati dal buio. Tutte possibilità – sottolinea –. Di strade alternative ce ne possono essere tante, dall’ uso di lampade led alla possibilità di operare spegnimenti casuali. Invece, ci sbandierano il risparmio calcolato in 150mila euro nell’Unione nel primo mese come alibi per proseguire".

Dal 7 gennaio, tutto tornerà come prima, quindi con le città al buio, a eccezione di alcuni punti strategici come incroci, attraversamenti mappati dalla Polizia locale e, per Lugo, stazione, ospedale e Pavaglione. "Dopo le Feste torneremo alla carica – conclude Capucci –. Chiederemo un incontro al sindaco".

Monia Savioli