Ravenna, gli imprenditori della riviera. "Mancano i lavoratori stranieri"

Ascom: «I lavoratori dell’est Europa sono calati e gli extracomunitari sono pochi: ne può arrivare solo una quota fissata dal ministero»

Gli imprenditori a caccia di stagionali

Gli imprenditori a caccia di stagionali

Ravenna, 23 marzo 2018 – I lavoratori dell’est Europa non vengono più e gli extracomunitari sono bloccati dal numero esiguo di quote messe a disposizione per le assunzioni dal Ministero. Morale della favola: gli imprenditori delle nostre spiagge gli stranieri li cercano a gran voce per coprire gli impieghi stagionali dell’estate in riviera, ma non li trovano.

«L’est Europa era il bacino principale per la ricerca di personale – spiegano da Ascom Cervia –. Venivano tante persone soprattutto dalla Romania, ma negli ultimi anni la situazione è cambiata e l’arrivo di persone da quella zona per lavorare nelle nostre zone è andata diminuendo». A non essere più così attrattivo, secondo quanto spiegano da Ascom, sarebbe proprio il nostro Paese: «Le migrazioni dall’est Europa ultimamente si muovono più verso altre rotte, soprattutto nel nord Europa: molti sono diretti in Germania, ad esempio –. Da quando, nel 2007, la Romania ad esempio è entrata nell’Unione Europea le cose hanno iniziato a cambiare, e i lavoratori da quella zona hanno iniziato gradualmente a cambiare rotte».

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Molti imprenditori della nostra riviera vorrebbero inoltre assumere lavoratori extracomunitari, ma non è così semplice: occorre infatti presentare domanda di nulla osta allo sportello unico per l’immigrazione «nell’ambito delle quote previste dall’apposito ‘decreto-flussi’», come recita il sito del ministero dell’Interno. In pratica lo Stato fissa ogni anno un numero massimo di lavoratori che è possibile assumere dall’estero, «e quest’anno le quote sono basse, troppo basse per rispondere alla domanda degli imprenditori – spiegano da Ascom –. Molte cose nel tempo sono cambiate. Tempo fa molti lavoratori arrivavano anche dal sud, ora anche le migrazioni dal sud verso il nord si sono ridotte».

E i giovani ravennati? «Al massimo sono impiegati in spiaggia, più difficile che vadano a lavorare negli alberghi» proseguono ancora da Ascom. Segnali da un mondo – e da un mercato del lavoro – che sta inevitabilmente cambiando.