In 950 verranno sfrattati dalla bomba

Sarà fatto brillare il 19 maggio l’ordigno bellico rinvenuto a metà aprile a Porto Corsini durante i lavori sulla banchina portuale

Migration

La bomba d’aereo rinvenuta il 16 aprile durante i lavori alla ex banchina del traghetto, in via Molo San Filippo, a Porto Corsini, sarà trasferita mercoledì 19 maggio in un sito dove verrà fatta brillare. Prima del trasferimento dovrà essere rimossa, per sicurezza, la spoletta che potrebbe innescare l’esplosione dell’ordigno. Sul posto stanno operando gli artificieri dell’8° Reggimento genio guastatori della Folgore di Legnago. Ieri mattina il prefetto Enrico Caterino ha firmato un’ordinanza con la quale dispone per il 19 l’allontanamento degli abitanti nel raggio di 400 metri dalla bomba e la contemporanea interruzione della navigazione. Poco meno di mille persone dovranno lasciare le rispettive abitazioni dalle 6 del mattino e potranno farvi ritorno al termine delle operazioni che, secondo le previsioni, dovrebbero durare circa quattro ore.

In questi giorni il genio guastatori è impegnato nella costruzione di una sorta di bunker (in termini tecnici ‘opera di contenimento’) attorno e sopra la bomba, necessario per quando verrà rimossa la spoletta (la ‘parte attiva’ dell’ordigno). I cestoni di sabbia che vengono posizionati come copertura servono per contenere l’onda d’urto che potrebbe sprigionarsi in caso di esplosione dell’ordigno durante le operazioni di rimozione. In questo modo vengono salvaguardate le abitazioni vicine.

La bomba d’aereo pesa 500 libbre (quasi 227 kg) ed è venuta alla luce durante lavori di bonifica dell’area, propedeutici al cantiere per la sistemazione della banchina di via Molo San Filippo danneggiata nell’incidente navale del 25 giugno 2013. Nella serata di quel giorno, l’Eurocargo Catania, proveniente dal terminal traghetti della Baiona, entrò nel canale Candiano senza dirigersi verso l’uscita, ma finendo contro la rampa d’accesso del traghetto che collega Porto Corsini a Marina di Ravenna. In quel momento il traghetto delle auto e dei passeggeri si trovava sul lato di Marina, come disposto da un’ordinanza della Capitaneria di porto quando nel canale è presente una nave in transito. La prua della nave provocò uno squarcio nella rampa. Per disincagliarla si rese necessario l’intervento del rimorchiatore della Sers ‘Francesco Fabio’. Assicuratori e legali hanno discusso per anni sui risarcimenti, fino ad addivenire a un accordo dopo una estenuante trattativa.

lo. tazz.