In diminuzione le imprese agricole

In calo le superfici dedicate a frutta e orticolo, in aumento per il settore dei cereali. Zootecnica in difficoltà

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In calo le superfici nel frutticolo e nell’orticolo, in aumento per cerealicolo e industriali. Anche la zootecnia in difficoltà. In diminuzione le imprese agricole. È il quadro dell’agricoltura ravennate tracciato da Cia-Agricoltori Italiani Romagna Il punto sul comparto agricolo è stato illustrato dal direttore di Cia Romagna Alessia Buccheri, e dal responsabile del servizio tecnico fondiario, credito di Cia Romagna Marco, Paolini. Su quest’annata pesano ancora le importanti conseguenze di tre anni consecutivi di gelate tardive, alle quali si sono sommati gli effetti della pandemia e della guerra russo-ucraina.

Le anomalie climatiche di quest’anno hanno visto siccità e temperature elevate fino all’autunno. Nel territorio ravennate, fra le più importanti tipicità frutticole registrano una contrazione degli ettari coltivati il pesco (-7,5%), pero (-5,5%), nettarina (-3%), albicocco (-1%). Pesco e nettarina insieme segnano sul 2018 un -35% di superfici coltivate. Buone le produzioni: il pesco registra +58% e la nettarina +190% sul 2021, ma rispettivamente segnano un -53% e un -25,5% sul 2018. Il pero vive il suo quarto anno consecutivo di sofferenza. La fragola registra fra campo e serra un -12% di superfici coltivate e un -7,7% dal punto di vista produttivo. Aumento degli ettari coltivati e in produzione per ciliegio, melo, actinidia, olivo.

Per il cerealicolo nel Ravennate le superfici complessivamente segnano un +6% sul 2021, trainate dall’incremento di quelle a grano duro (+28%) e orzo (+11%), mentre calano quelle del grano tenero (-7,7%), del mais (-6%) e del sorgo (-10,5%). Campagna altalenante per le produzioni, con rese medie complessivamente in calo rispetto al 2021: di circa il -10% per grano duro (+7% di produzione per l’aumento di superfici) e tenero (-27% di produzione), di circa il -25% per il mais (-50% di produzione). I prezzi sono stati superiori al 24% circa rispetto al 2021. Grano, sorgo e orzo, insieme ai semi oleosi colza e girasole, si confermano tra le coltivazioni maggiormente resistenti ai rincari dell’energia e dei costi di produzione. L’erba medica registra un calo di superfici del -6%, con una resa medio-scarsa e prezzi all’origine fra i più alti degli ultimi dieci anni. Zootecnia: nel Ravennate diminuiscono gli allevamenti e il numero di capi bovini, negli avicoli il complessivo resta. Nel suinicolo contrazione di allevamenti e capi. Negativo il trend dell’apicoltura.