"In farmacia le file si allungano, ma il sistema sta reggendo"

Ieri il primo giorno per i tamponi di fine isolamento o controllo delle guarigioni

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Da ieri il tampone di fine quarantena o di controllo della guarigione per i positivi si può fare anche in farmacia. La novità è stata introdotta per semplificare il lavoro dei drive through, che nelle ultime settimane hanno lavorato a ritmi incessanti con disagi per operatori e cittadini.

La prima giornata con queste novità sembra essere andato tutto sommato bene nelle farmacie: "La fila è notevole, ma le cose stanno andando discretamente – spiega Domenico Dal Re (foto), presidente dell’Ordine dei farmacisti e titolare della farmacia di Classe –. L’unico intoppo è che il sistema informatico per riattivare il Green pass dei guariti ancora non funziona, quindi l’accordo è che noi emettiamo per loro un certificato di negatività e quello ha valore in qualunque luogo finché il Green pass non viene sbloccato". La giornata è comunque iniziata tra qualche incertezza: "Abbiamo chiarito che ciò di cui noi teniamo conto è l’autocertificazione compilata dal cittadino, in cui afferma di essere risultato positivo a un tampone precedente effettuato altrove – aggiunge Dal Re –. È filato tutto liscio dal punto di vista organizzativo, senza assembramenti e con attese di un’oretta al massimo". Non è andata tanto bene, invece, se si guardano i risultati dei tamponi. Dal Re dice di averne fatti circa 200 nella sua farmacia, di cui il 25-30% per fine quarantena o controllo dei positivi, il 45% a contatti stretti e il 15-20% a non vaccinati venuti per il Green pass.

"Tra le persone positive solo una non si era negativizzata, ma tra coloro che sono stati a contatto con persone con virus il 35% si è contagiato – dice Dal Re – mentre tra i non vaccinati i casi non sono stati tanti: forse stanno particolarmente attenti in questa situazione". Ieri l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini ha fatto sapere che nelle ultime due settimane l’incidenza del virus è passata da 500 casi ogni 100mila abitanti a 2000, e ha parlato delle difficoltà degli ospedali, sottoposti a una "consistente pressione": "Viviamo il paradosso che pur avendo una percentuale di ricoveri minore delle altre ondate, circa l’1,5%, il denominatore è così esorbitante che produce in valore assoluto una situazione molto impegnativa". Donini ha anche sottolineato che "oltre il 75% dei ricoveri in Terapia intensiva riguarda persone non vaccinate", e ha fatto nuovamente appello a immunizzarsi. Ieri infine si sono registrati 1.200 casi in provincia su 3.773 tamponi (31,8%). Non sono stati comunicati decessi. Anche ieri non sono stati comunicati i casi divisi per Comune.

Sara Servadei