In programma altri quattro nuovi invasi Impianto fotovoltaico sulla superficie del lago

"Chi ha vinto il bando adesso potrà realizzare un impianto non più da 60, ma da 240 chilowattora sul Colombaia"

In programma altri quattro nuovi invasi  Impianto fotovoltaico sulla superficie del lago
In programma altri quattro nuovi invasi Impianto fotovoltaico sulla superficie del lago

Ci sono altri quattro grandi invasi nel programma futuro del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale il cui lavoro su questo fronte, avviato alcuni decenni orsono, ha permesso all’area collinare imolese-ravennate-forlivese di sviluppare un’agricoltura di grande qualità e ne sta permettendo la sopravvivenza a fronte del sempre più frequente avanzamento della curva della siccità. Evidenzia Rossano Montuschi, dirigente di Area del Distretto montano del Consorzio: "Mentre si sta lavorando alla conclusione dei primi interventi pubblici in tema di invasi collinari e in corso a Brisighella e a Faenza, parlo del ‘Moreda’, del ‘Sarna’ e del ‘Colombaia’, già qualche mese fa abbiamo inserito nel piano regionale di sviluppo rurale,i progetti di quattro nuovi invasi. Sono previsti a Casola Valsenio, a Modigliana e nell’Imolese (due). Peraltro anche di questi si parlerà nell’importante convegno in programma venerdì a Riolo Terme, organizzato dal nostro Consorzio sul tema principale degli impianti irrigui nella vallata del Senio".

Montuschi fornisce anche un’ulteriore notizia, relativa all’invaso ‘Colombaia’ che il Consorzio sta realizzando a Celle, nei pressi del Centro civico dei Rioni, di cui abbiamo scritto qualche giorno fa. E riguarda la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sulla superficie del lago. In un primo momento il progetto era stato accantonato per motivi economici, ma – spiega Montuschi – "la situazione è poi cambiata perché con la gara d’appalto abbiamo presentato un’offerta economicamente più vantaggiosa e chi ha vinto potrà realizzare un impianto non più da 60, ma addirittura da 240 chilowattora".

L’energia così prodotta servirà per muovere le elettropompe sommerse necessarie non solo e non tanto per mandare eventualmente acqua all’invaso di Sarna, ma soprattutto per l’irrigazione dei 550 ettari di coltivazioni dell’area di Celle. Parallelamente allo scavo per l’invaso ‘Colombaia’ sono in corso i lavori, ad opera di imprese locali, per interrare le condutture che collegheranno ‘Colombaia’, Sarna e ‘Moreda’. Già è stata espletata la procedura di ricerca di ordigni bellici. Rossano Montuschi spiega anche i motivi per cui i lavori all’invaso ‘Moreda’, a Brisighella, sono stati un po’ rallentati. "Semplicemente perché stiamo attendendo che Enel provveda a riorganizzare la linea di media tensione, la cui cabina era affiancata a quel fabbricato costruito qualche decennio fa e che poi dovremo abbattere. Attualmente Enel sta trasferendo i macchinari a una nuova cabina, dopo di che potremo riprendere con lena i lavori". Infine un’informazione anche per il terzo invaso, quello di Sarna. "Anche qui i lavori sono iniziati, già è stato asportato il ‘cappellaccio’ di terra e stiamo allontanando le ghiaie. E’ un cantiere di dieci ettari e tutti i lavori saranno ultimati secondo il cronoprogramma fissato nel decreto ministeriale, entro il 2024".

Carlo Raggi