In provincia 22mila evacuati Una persona annega in auto "Un grande cuore di tutti ma la situazione è tragica"

Il sindaco: "Abbiamo chiesto al ministro Piantedosi che venga inviata in Romagna ogni risorsa umana disponibile, ogni mezzo, elicottero, natante che possa essere reperito".

Sono 22.000 in totale le persone evacuate in tutta la provincia a causa dell’emergenza maltempo, 14.000 delle quali sono state raggiunte dal provvedimento ieri nel ravennate. L’eventualità in serata di una piena dei Fiumi Uniti, del Ronco e del Montone, a ridosso di Ravenna, ha trasformato la giornata di ieri in un drammatico susseguirsi di evacuazioni che si sono aggiunte ai soccorsi e agli interventi d’urgenza. Tra martedì e ieri erano stati effettuati a livello provinciale duecento soccorsi. "E ancora – ha dichiarato il prefetto Castrese De Rosa – se ne devono effettuare altri 600. Bisogna recuperare chi è ancora bloccato ai piani alti delle case ed è complicato, bisogna intervenire con l’elicottero". Per tutta la giornata, inoltre, l’elicottero del 118 di Ravenna ha operato per consentire l’evacuazione di persone fragili. È stata una corsa contro il tempo per arrivare prima della piena dei fiumi, per allertare i cittadini delle zone più a rischio, evacuarli e ospitarli nei centri che venivano allestiti in palestre, palazzetti, musei anche. "Stiamo lavorando per cercare di salvare tutte le persone – ha aggiunto il prefetto – e al momento non ci risultano dispersi. Le zone maggiormente colpite sono Faenza e la Bassa Romagna". A Faenza, in particolare, la situazione già drammatica del 2 maggio si è ulteriormente aggravata a causa di nuove esondazioni: vaste aree anche del centro cittadino risultano isolate e difficilmente raggiungibili a causa dell’acqua alta. Molti gli abitanti bloccati ai piani alti delle abitazioni e c’è anche chi è stato costretto, tra martedì e mercoledì, a trascorrere la notte sul tetto per sfuggire all’acqua. La situazione è drammatica anche in collina: paesi completamente isolati, senza corrente eletterica e con le linee telefoniche interrotte. Durante la giornata è stato difficile ripristinare le linee per la difficoltà estrema di raggiungere molte aree devastate anche a causa delle strade franate. Incalcolabili poi i danni subiti dalle aziende e dall’agricoltura.

In un’auto, tra Solarolo e Castel Bolognese, è stata confermata la presenza di un corpo senza vita, non si sa se uomo o donna, ma a causa delle condizioni in cui si trova il mezzo, sommerso, non è ancora stato possibile il recupero.

La giornata è stata scandita dagli sms inviati alla popolazione con l’indicazione delle zone di maggior pericolo e, successivamente, la comunicazione delle aree da evacuare. Si sono susseguite le telefonate registrate del Comune per avvisare dei rischi. La polizia locale ha poi provveduto a informare personalmente i residenti.

Nel comune di Ravenna tra le zone colpite dal provvedimento Madonna dell’Albero, Ponte Nuovo, le abitazioni lungo via Marabina fino a Lido di Dante. E ancora le vie Galilei e Newton, in città, nei tratti adiacenti ai Fiumi Uniti in direzione nord fino allo scolo Lama.

Sono state evacuate anche Borgo Montone e il centro commerciale Esp, la zona di via dei Poggi e parte di Porto Fuori. Pochi minuti prima delle 19, in seguito alla tracimazione del Cer, il Canale Emiliano Romagnolo, è stata disposta l’evacuazione di 21 case a Bastia. Per cercare di ripristinare l’argine del canale, almeno in parte, è stata posizionata della terra. Ad aumentare la criticità anche la rotta dell’argine a Boncellino, l’esondazione a Traversara e le tracimazioni dei principali canali di scolo che hanno reso instabile la tenuta idraulica del territorio. Gli allagamenti, oltre a colpire le stesse zone colpite dall’alluvione del 2 e 3 maggio, hanno raggiunto anche l’abitato di Villanova e in parte Villa Prati. Sono state evacuate anche alcune zone di Cervia e Milano Marittima.

In mattinata è arrivata la notizia che anche oggi le scuole sarebbero rimaste chiuse. A Faenza rimarranno chiuse anche nella giornata di domani. Rimane infatti grave e drammatica la situazione del Faentino, dove ancora la maggior parte del territorio è sott’acqua.

"Grazie allo Stato e alla Regione per quanto fatto fin qui, – hanno dichiarato Michele de Pascale, presidente della Provincia e sindaco di Ravenna ed Enzo Lattuca, presidente della Provincia di Forlì Cesena e sindaco di Cesena – grazie agli uomini e alle donne venute finora, ma purtroppo al momento non basta. La situazione è tuttora tragica e rischia di essere in ulteriore peggioramento nelle prossime ore. Abbiamo chiesto al ministro Piantedosi che venga inviata in Romagna ogni risorsa umana disponibile, ogni mezzo, elicottero, natante che possa essere reperito. Indennizzeremo, ricostruiremo ma ora la priorità rimane mettere in sicurezza le persone e la Romagna, che nella sua storia ha sempre aiutato tutti, ora ha davvero bisogno di aiuto".

Annamaria Corrado