In sella alla bici, muore investito da un’auto

La vittima è l’imprenditore Valter Golfieri, 72enne di Castel S. Pietro. Ha invaso la corsia opposta di viale della Resistenza a Massa Lombarda

In sella alla bici, muore investito da un’auto

In sella alla bici, muore investito da un’auto

Si chiamava Valter Golfieri, aveva 72 anni e risiedeva a Castel San Pietro Terme, l’imprenditore e cicloamatore che ieri mattina a Massa Lombarda, mentre in sella alla propria bici da corsa stava percorrendo, con un gruppo di amici, viale della Resistenza proveniente dal centro della cittadina e diretto verso via Dini e Salvalai, per cause al vaglio della Polizia locale della Bassa Romagna, ha invaso la corsia opposta urtando contro la parte anteriore di una Mercedes SLK 200. È morto quasi sul colpo. I tentativi di rianimarlo si sono purtroppo rivelati vani e il medico del 118 non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Golfieri era il direttore generale della Cablotech di Osteria Grande, nell’Imolese, azienda che aveva fondato nel 1993.

L’incidente si è verificato poco dopo le 10 all’altezza del civico 42, praticamente di fronte all’ex ospedale (attuale sede della casa protetta ‘Geminiani’). Alla luce di una prima ricostruzione, mentre assieme a un gruppetto di ciclisti amatoriali stava percorrendo viale della Resistenza diretto verso sud (proveniente quindi dalla rotatoria di viale Zaganelli, con al centro ‘L’ânma’, opera raffigurante un nocciolo) quando, nel tratto compreso tra via Marchetti e via Baravelli, ha improvvisamente invaso la corsia di marcia opposta. Inevitabile l’urto contro la parte anteriore sinistra e il parabrezza di una Mercedes SLK 200 la cui conducente, una 40enne residente nel Ravennate, era invece diretta verso il centro della cittadina e, stando ai primi accertamenti, procedeva a velocità molto ridotta. Il pensionato è stato sbalzato sull’asfalto riportando gravissimi traumi. La richiesta dei soccorsi è stata pressochè immediata. Sul posto è intervenuta a sirene spiegate un’ambulanza il cui personale, dopo una primissima valutazione delle condizioni del cicloamatore, gli ha praticato la rianimazione cardio polmonare, confermando l’intervento dell’elicottero. Elicottero che una manciata di minuti dopo è atterrato al campo sportivo ‘Dini e Salvalai’ e il cui personale è stato trasportato nel punto dell’incidente da una pattuglia dei carabinieri. Come detto, il prodigarsi dei sanitari non ha purtroppo sortito gli effetti sperati. Illesa, seppur comprensibilmente provata, la conducente della Mercedes. Per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi di legge, un breve tratto di viale della Resistenza è stato interdetto al traffico per alcune decine di minuti.

Molto scossi i ciclisti che erano in compagnia del 72enne. "Siamo tutti sconvolti" ha detto il presidente dell’associazione sportiva Dalfiume, Giancarlo Merighi, che era in bici con Golfieri ieri mattina. "Eravamo andati a un raduno in un paesino a 7-8 chilometri da Lugo – racconta – Eravamo una quindicina. Quasi tutti con la maglia della Tozzona di Imola, io, Valter e un altro con quella della Dalfiume. Ci conoscevamo tutti". "Valter faceva parte della squadra – riprende Merighi – Era sempre con noi. Tra l’altro, era il fondatore della Cablotech di Osteria Grande, azienda che sponsorizzava la Biotraining Cablotech nella categoria under 23 dilettanti di ciclismo". Una passione travolgente, quella di Golfieri, che alternava i momenti nella grande ’azienda da lui fondata a Osteria Grande a quelli passati in sella alla bicicletta con gli amici.

"Abbiamo parlato fino a trenta secondi prima dell’incidente – continua Merighi – Poi io sono andato davanti, e l’altro nostro socio era dietro di lui. Non stavamo tenendo condotte particolari, si pedalava tranquilli. Lui ha fatto questo scarto, questa leggera sbandata verso la corsia opposta: la strada era stretta, c’è stato l’impatto. L’auto non era veloce, si è fermata in pochissimi metri. Il casco di Valter era intatto...". Sul parabrezza della vettura, infranto, i segni dell’urto. I soccorsi sono stati rapidissimi, anche perché "un nostro compagno di bicicletta era un ex infermiere: gli ha praticato subito il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, ma non è servito a nulla. Un malore? Non lo sappiamo, ci hanno detto che è stata disposta l’autopsia".

Luigi Scardovi

Maurizio Marabini