In tre mesi 27 multe ai monopattini elettrici

Perlopiù dovute alla circolazione sui marciapiedi o in due. Da domani nuove regole: i mezzi dovranno avere le frecce e i freni ’doppi’

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Pratici, moderni, amici dell’ambiente. Ma attenzione: le regole ci sono, e vanno rispettate. Negli ultimi tre mesi infatti la polizia locale di Ravenna ha staccato 27 sanzioni a utenti che stavano utilizzando monopattini elettrici. Le infrazioni nella nostra città sono principalmente due, secondo quanto riferiscono dal comando: circolare sui marciapiedi e trasportare un passeggero. Si tratta, ovviamente, di comportamenti vietati. Allo stesso modo, secondo il Codice della strada, è vietato anche parcheggiare il monopattino sui marciapiedi (multa tra i 41 e i 168 euro), circolare sotto i portici e contromano, mentre è obbligatorio usare il giubbotto catarifrangente durante la notte (da mezz’ora dopo il tramonto) e indossare il casco se si hanno meno di 18 anni. Il limite di velocità è stato abbassato a 20 kmh e rimane di 6 nelle aree pedonali.

Da domani inoltre vengono introdotte nuove regole, e i monopattini elettrici dovranno essere obbligatoriamente dotati di frecce e doppio freno, ovvero entrambe le ruote dovranno essere dotate di freno. Occorrerà poi un segnalatore acustico, una luce bianca o gialla anteriormente e una rossa posteriormente (entrambe fisse), catadriotti rossi applicati nella parte posteriore e gialli sui lati. Entro il 1 gennaio 2024 tutti i monopattini in circolazione prima del 30 settembre 2021 dovranno dotarsi delle frecce e dei freni su entrambe le ruote. A spiegare le novità è l’Osservatorio per l’educazione e la sicurezza stradale dell’Emilia Romagna. Il presidente Mauro Sorbi ’condanna’ in particolare il comportamento di chi gira in due sul monopattino, e aggiunge che "unanimemente la causa o concausa di incidentalità è ritenuta la distrazione. Ancora troppi utenti della strada, monopattinisti inclusi, utilizzano il cellulare mentre sono sulla strada. Segnaliamo anche che la conduzione di questi dispositivi richiede elasticità di movimenti fisici da parte dell’utilizzatore, eseguiti con una certa agilità e rapidità, che non sono alla portata di chiunque".

Rispetto a qualche mese fa sembra invece meno probabile che l’amministrazione comunale attui il suo proposito di rendere obbligatorio a Ravenna il casco per tutti coloro che utilizzano il monopattino elettrico. Il Codice della strada attualmente ritiene che l’uso di questo dispositivo sia inderogabile solo per i minori: "La questione è controversa – spiega il vicesindaco con delega alla Polizia locale Eugenio Fusignani –. Dovrebbe essere il Codice della strada a normarla, visto che il tema non riguarda solo Ravenna ma è nazionale. Il monopattino elettrico rientra a pieno titolo tra le scelte di mobilità sostenibili, ma non possono essere le singole amministrazioni comunali a correggerne i problemi". In particolare in questi mesi la nostra città ha osservato quanto fatto da Firenze, dove una regola di questo tipo è stata introdotta e dove ci sono stati però diversi ricorsi dopo le sanzioni. Ravenna quindi ora prende tempo: "Prima vogliamo vedere le esperienze delle altre città – prosegue Fusignani –. Facciamo una riflessione ulteriore".

Sara Servadei